Buon pomeriggio, Collezionisti!
Torno sul blog con un nuovo Blog Tour. Protagonista di questo evento è di nuovo Alice Oseman, che ho avuto modo di apprezzare già con Heartstopper. Finalmente ho avuto modo di leggere un suo romanzo, più precisamente Loveless,e non vedo l’ora di potervene parlare sia in questo approfondimento che nella recensione che arriverà il 27 Maggio.

[Le recensioni di Heartstopper le potete trovare ai seguenti link: Volume 1Volume 2Volume 3]
Loveless - Copertina

Loveless

Alice Oseman

In uscita il: 18/05/2021

€ 19,00

Georgia ama le storie d’amore. Tutte. Da sempre. E crede nella magia dell’amore raccontata nei film, nei libri e nelle fanfiction romantiche da cui è ossessionata. Eppure, a diciotto anni, non ha mai baciato nessuno e non ha mai avuto nemmeno una cotta di quelle folli. Ma, come le dicono i suoi migliori amici Pip e Jason, prima o poi anche lei troverà la persona giusta. Così si dice, no?

L’inizio dell’università, in una città che non conosce, lontana da casa, sembra l’occasione perfetta: incontrerà persone nuove, vivrà nuove esperienze e finalmente anche lei imparerà a godersi le farfalle nello stomaco di cui parlano tutti. E poi Georgia ha un piano. Con l’aiuto della sua esuberante compagna di stanza Rooney, che come lei ha una passione smisurata per Shakespeare, riuscirà a realizzare il suo sogno, forse. Ma quando finisce in mezzo a una personalissima commedia degli errori che crea il caos tra i suoi amici di sempre, Georgia inizia a domandarsi perché l’amore sembri così facile per tutti tranne che per lei.

Quando poi le appioppano definizioni mai sentite come asessuale o aromantica, incertezza e confusione aumentano a dismisura. Che sia davvero destinata a restare senza amore? O forse, per tutti questi anni, si è tanto affannata a inseguire la cosa sbagliata? E poi, chi lo dice che quello romantico, alla fine, sia l’unica forma possibile di vero amore? Una storia delicata e intensa di identità e accettazione che farà breccia nel cuore dei lettori e che conferma il talento cristallino di Alice Oseman, un’autrice dalla voce rara e autentica.

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DISCLAIMER: Il libro e tutto il materiale mi è stato fornito col consenso della casa editrice per fini pubblicitari o recensionistici.

Scrittura a confronto

Conosco Alice Oseman per la sua Graphic Novel più popolare. Heartstopper ha catturato il cuore dei lettori, che si sono appassionati alla storia di Nick e Charlie anche grazie allo stile semplice e immediato con cui è raccontata questa storia. Ero quindi curiosa di leggere un romanzo dell’autrice per capire quali fossero le differenze fra i due prodotti. Mi chiedevo se la stessa delicatezza, amata nelle illustrazioni dai colori pastello, l’avrei trovata anche fra le righe del suo romanzo.

Dopo aver finito Loveless sono tornata sul blog proprio per fare un confronto fra lo stile del libro e quello della Graphic Novel.

La prima cosa che salta all’occhio, leggendo questo romanzo, è che lo stile di Alice Oseman non subisce un grande cambiamento. Passando da una storia illustrata a una totalmente scritta, mi sarei aspettata di trovare meno immediatezza. Ero convinta servissero più elementi per rendere allo stesso modo qualcosa che nella Graphic Novel potevamo vedere semplicemente rappresentato attraverso delle illustrazioni. In fondo, nella Graphic novel abbiamo la possibilità di leggere solamente i dialoghi e qualche pensiero dei personaggi, il resto della narrazione viene lasciata alle tavole.

Invece la Oseman è riuscita comunque nell’intento di arrivare forte e chiaro al lettore anche attraverso le parole. Le descrizioni che ci vengono fornite sono perfette per tratteggiare con facilità i luoghi e i personaggi che fanno parte della storia. Alice Oseman ha questa particolare caratteristica di riuscire, in pochi tratti, a restituire al lettore tutto ciò che gli serve per comprendere al meglio la storia che vuole raccontare.

Come sempre, nel suo stile pulito, semplice, senza virtuosismi inutili, la Oseman riesce a raccontare delle storie con dei bei messaggi di fondo. Nonostante cambi la forma, rimane la semplicità con cui l’autrice riesce a raccontare le diversità con semplicità e naturalezza.

Per quanto sia una grandissima fan delle sue Graphic Novel, trovo che la possibilità di aggiungere un minimo di introspezione in più nei romanzi, permetta di capire ancora meglio il concetto di diversità non come qualcosa di negativo ma come una sfumatura dello spettro di colori che danno vita al nostro mondo.

Il romanzo è diviso in capitoli piuttosto corti, che rendono il romanzo molto scorrevole e veloce da leggere e che ricordano anche la velocità e l’immediatezza della Graphic Novel. Quello che colpisce particolarmente è proprio la somiglianza marcata fra i due prodotti. Mi è capitato di leggere romanzi da cui poi erano state tratte delle Graphic Novel e comunque una differenza di stile e di contenuti si avvertiva piuttosto facilmente. In questo caso invece, durante la lettura del romanzo, mi sembrava di avere comunque davanti una delle sue Graphic Novel.

Questa semplicità nello stile potrebbe essere vista negativamente ma in realtà trovo sia una scelta vincente per poter comunicare con diversi target d’età. Sia i ragazzini che gli adulti possono leggere la Oseman senza trovarsi ad avere a che fare con passaggi noiosi o poco comprensibili.

Gli elementi grafici in Loveless non mancano. Sono infatti presenti alcuni dei messaggi che i personaggi si scambiano col passare della storia e nel romanzo vengono resi in modo che si capisca subito che sono elementi esterni alla narrazione classica. Mi è piaciuto questo elemento proprio per la sua vicinanza alla Graphic Novel.

Heartstopper - Copertine

Un piccolo confronto grafico l’ho fatto anche sulle copertine delle due opere. Le Graphic Novel hanno delle copertine molto delicate, dai colori pastello e dai soggetti tratteggiati con semplicità. Sono comunque cariche di elementi e, nonostante rappresentino semplicemente i due protagonisti di spalle, riempiono completamente lo spazio. Ci sono poi i vari elementi decorativi (foglie, stelle e fiori) che riempiono gli spazi vuoti dello sfondo.

Il titolo, nelle Graphic Novel, diventa a sua volta un elemento grafico che si fonde con le illustrazioni, quando perdendosi fra i loro colori.

Loveless - Copertina

Nel romanzo (e non solo Loveless ma tutti i romanzi della Oseman) troviamo un solo soggetto, rappresentato spesso di lato, e un solo colore predominante, a tinta piatta. Quello che riempie maggiormente lo spazio e attira l’attenzione dell’occhio è proprio il titolo, in un nero che difficilmente passerebbe inosservato.

Questa diversa scelta stilistica per le copertine l’ho letta come un voler diversificare proprio fra i vari titoli dell’autrice. Nel primo caso, sono le immagini a essere le protagoniste e, come tali, anche il titolo ne prende in prestito lo stile cartoon. Nel secondo caso invece solo le parole le vere protagoniste di quelle pagine e infatti gli elementi grafici si riducono all’osso e lasciano lo spazio proprio al titolo e al nome dell’autrice, che qui assumono un aspetto più Handwriting e quindi più romanzesca.

Eccoci alla fine della mia tappa dedicata al confronto fra Graphic Novel e Romanzo. Ho trovato che in realtà ci fossero poche differenze reali fra questi due prodotti e trovo che sia una scelta azzeccata perché questo permette di rendere la Oseman un’autrice facilmente riconoscibile in tutte le sue opere.

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Prima di salutarci vi ricordo che noi ci rivediamo il 27 Maggio con la recensione di Loveless. Intanto vi consiglio di andare a recuperare le tappe delle mie colleghe!

Loveless - Calendario Blog Tour
Loveless - Calendario Review Tour