DISCLAIMER: Il libro e tutto il materiale mi è stato fornito col consenso della casa editrice per fini recensionistici.

Ben ritrovati, Collezionisti!
Ultimo evento dell’anno prima delle vacanze natalizie! Vi parlo di un libro che, ammetto, avevo già leggiucchiato in inglese anni fa, capendoci poco o niente, e di cui aspettavo fortemente la trasposizione cinematografica. Il libro in questione è Macchine Mortali di Philip Reeve e questa è la mia recensione…

Macchine Mortali

Philip Reeve

Ristampa in uscita il: 13/11/2018

€ 17,50

In un futuro remoto, dopo che la Guerra dei Sessanta Minuti ha quasi distrutto l’umanità e causato terribili sconvolgimenti geologici, le città si sono trasformate in enormi ingranaggi mobili che vanno in giro per il mondo a caccia di altre città di cui cibarsi per sopravvivere.

Tom, giovane Apprendista Storico di Terza Classe che lavora nel museo di Londra, una delle città più potenti, sventa fortuitamente il piano di Hester, una ragazza orribilmente sfigurata che attenta alla vita di Valentine, l’archeologo a capo della Corporazione degli Storici. Appena prima che la misteriosa ragazza precipiti nel nulla del Territorio Esterno, la regione selvaggia e desolata che si estende al di fuori delle città su ruote, Tom riesce a scoprirne l’identità e da quel momento da eroe si trasforma in preda.

Macchine mortali è un romanzo originale e pieno di mistero, nel quale le macchine sono strumenti di potere e la tecnologia l’unica vera religione. Una storia che ha ispirato la superproduzione cinematografica omonima.

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Review Party – Macchine Mortali di Philip Reeve

Ci troviamo in un mondo post apocalittico in cui tutto si basa sul Darwinismo Urbano: Il più forte uccide il più debole che, in questo caso si applica alle città. Le più forti continuano a vivere “mangiando” le più deboli.

Reeve fin dalle prime pagine ci trasporta in questo mondo totalmente diverso dal nostro, appartenente ad un futuro remoto in cui l’umanità si è distrutta in una guerra che ha cancellato la vita e la civiltà come noi la conosciamo. Dalle sue ceneri, i sopravvissuti hanno costruito questo mondo fatto di cacce e di distruzione, un mondo brutale dove tutto è permesso pur di sopravvivere.

Alle atmosfere post apocalittiche, si aggiungono quelle dal sapore Steampunk con le città Trazioniste su più livelli, i velivoli di ogni tipo e gli ingranaggi che tanto rappresentano questo mondo. A questi due si unisce anche una punta di Fantascienza con gli Uomini Rinati, guerrieri dalle corazze di ferro che ricordano molto i Cybermen del Doctor Who. Tutti gli elementi di questa storia si fondono insieme perfettamente, dando vita ad un’avventura che tiene il lettore incollato alle sue pagine.

I primi capitoli posso destabilizzare per la quantità d’informazioni, per l’azione, che mantiene un ritmo sostenuto fin dall’inizio, e per la quantità di personaggi che ci vengono presentati ma basta restare attenti all’inizio, per riuscire poi a destreggiarsi senza problemi in questo nuovo mondo che Reeve ci presenta.

Seguiamo le vicende dal punto di vista di Tom Natsworthy e di Katherine Valentine, due giovani di Londra, la prima città Trazionista, che ora è una città su più piani e su ruote, che si muove come un enorme carrarmato pronto a distruggere tutti i nemici che trova sulla sua strada. Con Tom seguiamo la storyline nel Territorio Esterno mentre con Katherine restiamo a bordo di Londra.

Tom è un Apprendista Storico di Terza Classe, la più bassa della Corporazione. Passa le sue giornate nel museo, dove sono raccolte reliquie appartenenti al vecchio mondo: mobili e ceramiche sono importanti quanto floppy disc e pezzi di tastiere. Tutto ciò che riguarda gli antichi, viene catalogato e tenuto preziosamente al sicuro dagli Storici che, inizialmente, ci vengono presentati come vecchietti piuttosto buffi. Tom non è entusiasta della sua vita da Apprendista, vorrebbe di più e spesso si ritrova a sognare di poter essere un eroe come il suo idolo, Thaddeus Valentine. Tutto però cambierà quando Hester Shaw, una misteriosa ragazza col volto sfregiato, entrerà di nascosto a Londra con lo scopo di assassinare Valentine. Dopo un rocambolesco inseguimento per i piani più bassi di Londra, Tom ed Hester finiranno sbalzati fuori dalla città, nel Territorio Esterno, e qui, la vera avventura di Tom avrà inizio.

Durante il suo viaggio nel tentativo di tornare a Londra, Tom avrà la possibilità di conoscere tanti personaggi tutti diversi fra loro e inizierà a capire come funziona davvero il mondo e non a credere solo a quello che gli veniva insegnato a bordo della sua città. Avrà la possibilità di scegliere il suo destino e di crescere, imparando a capire di quali persone fidarsi.

Tom è il buono. È un ragazzo gentile, di buon cuore, si dispiace per le disgrazie altrui e si sente in colpa se, a causa sua, qualcuno rimane ferito o ha delle difficoltà. Nonostante impari nel mondo esterno che è meglio fidarsi solo di sé stessi, continua a mantenere queste caratteristiche. L’ho trovato un personaggio molto piacevole, forse troppo ingenuo ma volenteroso e con un pizzico di coraggio inaspettato.

Con lui viaggia Hester Shaw. Pian piano scopriremo il suo passato e le sue ragioni, che l’hanno spinta a tentare l’assassinio di Thaddeus Valentine. Anche lei, nonostante mostri sempre la sua corazza da dura, da ragazza tosta, pronta a tutto pur di perseguire i suoi obiettivi, ha anche un lato più gentile e dolce. Reeve ce lo mostra qualche volta, dandoci la possibilità di capire a fondo questo personaggio così particolare.

Fra i personaggi che Tom incontra, figurano:

Chrysler Peavey, un pirata che vuole elevare la sua città e il suo rango fino ad essere rispettato e temuto dagli altri. Crederà che Tom sia un gentiluomo della Londra bene, capace di aiutarlo per i suoi scopi.

Più importante però è Anna Fang. È un’aviatrice, capitano della Jenny Haniver e salvatrice di Tom ed Hester in diverse occasioni. È anche lei una donna misteriosa ma gentile. Fin da subito, il lettore è portato a fidarsi di lei. Personalmente, l’ho trovata il personaggio più interessante del libro. Nonostante sia un personaggio secondario, la sua presenza si sente molto e accompagna il lettore durante molti dei capitoli del romanzo. Si scopriranno poi le sue ragioni, perché ha aiutato i due ragazzi e quali sono i suoi veri scopi ma non dico nulla per non fare spoiler!

Altro personaggio, molto importante nell’arco narrativo che si svolge all’esterno di Londra, e Shrike, un Uomo Rinato ossessionato da Hester. Anche in questo caso, verremo pian piano messi a conoscenza di tutto quello che c’è da sapere su questo personaggio e del perché della sua ossessione per Hester. Anche se inizialmente non riuscivo ad apprezzarlo, pian piano ho iniziato a provare perfino empatia per questo sfortunato personaggio.

Torniamo a Londra. Katherine Valentine è la figlia dell’archeologo ed eroe Thaddeus Valentine. Inizialmente, come tutti, vive basandosi solo su quello che le viene detto di Londra. Come tutti, ha i paraocchi e crede solo a quello che le viene inculcato ma pian piano, proprio come Tom, imparerà a vedere il mondo per quello che è ed a scoprire i terribili segreti che si celano nelle profondità della sua città.

Al suo fianco avrà Bevis Pod, un apprendista Ingegnere che si ritroverà, suo malgrado, tirato in mezzo a qualcosa di molto più grande di lui. Nonostante tutto però, non si tira indietro e anzi, cerca di aiutare come può chi ha bisogno di lui. È un ragazzo gentile, premuroso e coraggioso, così lontano dalla descrizione che invece ci viene fatta di tutti gli altri ingegneri di Londra. Durante il suo arco narrativo, dimostrerà la sua importanza e sono certa che, come con me, farà anche lui breccia nei vostri cuori…

Arriviamo quindi a Thaddeus Valentine, l’eroe di Londra. Questo è un personaggio controverso. Fin dalle prime pagine, attraverso gli occhi di Tom e di Katherine, ci viene presentato come un grand’uomo, qualcuno da voler imitare. Chiunque vorrebbe essere il coraggioso Valentine! Andando avanti con la storia però iniziamo a scoprire dei retroscena sull’eroe di Londra che ce lo renderanno meno eroico. Non sono riuscita a odiarlo ma nemmeno ad apprezzarlo. Forse perché questo è stato il personaggio che ho inquadrato meglio fin dalle prime pagine. Se uno viene dipinto troppo perfetto, probabilmente non è davvero come appare, no?

Dopo questa lunga presentazione dei personaggi, voglio presentarvi il mondo esterno di Philip Reeve. Oltre alle Città Trazioniste, come Londra, esistono le città Semitrazioniste, ossia quelle città che possono muoversi ma che decidono di “stabilirsi” per qualche tempo in un luogo favorevole, magari avendo delle coltivazioni attorno ad esse. C’è poi la Lega Anti-Trazionista che ricorda di più il nostro mondo, quello che conosciamo. A est del territorio di caccia, c’è la grande società che è base della Lega. Qui troviamo città e villaggi stazionari, dove si coltiva e si è ripreso a vivere come noi, con case vere, costruite sul terreno e non su ruote. Ci viene descritto come un posto bellissimo e colorato. Le descrizioni sono vivide e si riesce quasi a sentirsi lì.

Lo stile di scrittura dell’autore è molto piacevole e risulta scorrevole anche nelle parti iniziali in cui il lettore deve ancora prendere le misure di tutti gli elementi della storia. Reeve si diletta pure a dare una voce ben precisa a tutti i personaggi. Questo lo si nota soprattutto nel personaggio di Peavey. Il pirata ha un modo tutto sgrammaticato di parlare e spesso mi sono ritrovata a sghignazzare per alcune delle sue particolari espressioni.

Per concludere, il libro l’ho trovato interessante e piacevole da leggere e sono curiosa di dare un’occhiata anche al secondo volume della serie.

Prima di salutarci, vorrei fare un piccolo appunto, prettamente estetico e da grafico, sulle copertine delle due edizioni italiane del libro:

Questa è la copertina della prima edizione di Macchine Mortali, che ho sempre trovato meravigliosa! Personalmente la preferisco alla locandina del film che è stata usata per la copertina della ristampa. Secondo me, si poteva rimodernizzare questa e mettere una delle classiche fascette con il poster del film per far riconoscere il libro agli spettatori interessati a leggere il libro,

Peccato quindi per la modifica della copertina ma ce ne faremo una ragione!

 

Un romanzo post apocalittico e steampunk da leggere tutto d’un fiato.

VOTO: 4/5

Review Party – Macchine Mortali di Philip Reeve

Mi raccomando! Non perdetevi le recensioni degli altri partecipanti al Review Party.

19 DICEMBRE:

  • La collezionista di Fandom
  • Tre gatte tra i libri
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20 DICEMBRE:

  • J. A. Windgale
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