Ormai lo sapete che se scrivo una recensione per un romanzo italiano, l’autrice è Alexandra Rose. Il libro è Home Team, uno sport romance che mi avrà conquistato? Chissà! Lo capirete leggendo la mia recensione “professionalissima” che trovate, come sempre, dopo la scheda del libro.
Se vi siete persi le mie precedenti recensioni per questa autrice, sappiate che ho letto tutti i suoi ultimi titoli usciti.

[Vi lascio i link delle recensioni qui di seguito: Il suono della neve – Il suono del ventoIl suono della pioggiaLove DisasterLove Disaster. Yoshikawa]

Home Team - Copertina

Home Team

Alexandra Rose

In uscita il: 10/02/2024

€ 17,50

Drew Miller ha sempre voluto frequentare la Fallwood University, un college di Division 1, grazie a una borsa di studio sportiva. Il basket è infatti una delle sue passioni.
Quando scopre l’identità del suo compagno di stanza, pensa che si tratti di una coincidenza, un assurdo caso di omonimia.
Perché non può essere davvero quel Greyson Quinn.
Il suo ex migliore amico, la persona che odia più di chiunque altro al mondo.
Greyson Quinn desidera giocare nell’NBA. La borsa di studio alla Fallwood University gli permetterà di competere ad alti livelli nel torneo universitario e, quindi, di essere a un passo dal suo sogno.
Solo che… non aveva previsto lui.
Drew Miller.
Il suo ex migliore amico, la persona che ha perso due anni prima.
Alleati sul campo, ma nemici fuori, il loro sarà uno scontro all’ultimo canestro, dove passato e presente si mescolano e la posta in gioco sono i sentimenti. Sarà possibile soffocarli oppure ne saranno travolti?

ESTRATTO:
«No, Drew.» Grey avanzò di un passo. «So cosa stai pensando.»
Lui sollevò il mento, scoccandogli uno sguardo di sfida. «Ah, sì? Stupiscimi.»
«Che lo avrei fatto per chiunque.»
Cazzo, ha anche i poteri soprannaturali adesso? «Beh, non sei un animale. L’hai detto tu.»
Lui scosse la testa. «È vero, ma…» Abbassò il volto, girandosi la palla tra le mani. Quel movimento fece guizzare i bicipiti.
Drew allontanò lo sguardo dalle sue braccia. «Ma?»
Un lungo sospiro, un istante di esitazione. L’aria tra loro era impregnata di quella titubanza.
«Ma gli altri non sono te. Non saranno mai te.»

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Home Team - Separatore

DISCLAIMER: Il libro e tutto il materiale mi è stato fornito col consenso dell’autrice per fini pubblicitari o recensionistici.

Se Drew fosse stato un colore, per Grey non sarebbe stato il nero, anche se si ostinava a indossarlo. Per Grey, il colore di Drew sarebbe sempre stato quello del cielo al tramonto.

Dopo Love Disaster, anche Home Team è approdato su Wattpad ma io sapevo che non sarei riuscita a starci dietro con le uscite a puntate quindi ho aspettato il momento in cui Alexandra avrebbe pubblicato il libro e appena ha chiesto la disponibilità ai blogger mi sono proposta.

Sì, immaginatemi pure come Katniss Everdeen il giorno della mietitura, quando si offre volontaria al posto di sua sorella Prim. Io uguale! Ormai sono dipendente dai libri di Alexandra. (Tra l’altro, visto che sto riprendendo a leggere seriamente, ho in programma di recuperare anche i libri precedenti alla serie dedicata ai Poison Dust… Altri scleri sui vostri schermi, amici miei!)

I Volunteer!

Sapevo che Home Team è stato un libro difficile da scrivere per Alexandra. Sui social aveva detto di quanto fosse stato un libro scritto in un periodo particolare e quanto l’avesse messa alla prova e quindi ero ancora più curiosa di vedere se questo avrebbe influito sul suo stile di scrittura e sul tipo di trama che ci avrebbe offerto. Posso dire che ha influito, in positivo, ma andiamo per gradi.

Home Team è un M/M, sport romance con due protagonisti agli antipodi ma che proprio per questo si completano a vicenda. Torna la complessità lasciata un po’ andare con Love Disaster ma che permeava la serie dei Poison Dust (ammetto che la cosa mi ha fatto molto piacere, per quanto abbia amato e sclerato tantissimo su Harry e Ren) e soprattutto, FINALMENTE!, il numero di pagine è aumentato! 602 pagine di pura felicità per noi lettori!

Come sempre iniziamo analizzando i personaggi:
(Da qui inizierà il disagio, mi scuso coi lettori. Ci ho provato a mantenere un minimo di professionalità nella prima parte ma non è cosa con Drew e Grey. Sorry!)

Greyson Quinn

Greyson

Anche conosciuto come Santo Greyson Quinn, primo del suo nome, Re degli Swifties, Portatore di Luce, Paladino di ciò che c’è di buono e giusto in questo vasto mondo.

Grey è praticamente la personificazione di un Golden Retriever in cerca di coccole. C’è letteralmente una scena in cui sta col muso, ehm… Intendevo in naso, attaccato alla finestra per vedere la neve che scende. *Aggiungere coda scodinzolante qui*

Andrew Miller

Andrew

Lui è Lord Andrew Miller, Signore Oscuro, Castigatore di Santi, Fustigatore di Omofobi, Imperatore del Metal, Principe della Morte, Annunciatore dell’Apocalisse, Portatore di Paura e Distruzione.

E in fondo, molto in fondo, lo amiamo anche per questo. Se Grey è un Golden Retriever, Drew è palesemente un gatto nero menosetto che fa il sostenuto. Vorrebbe le coccole ma poi, quando ti avvicini per accontentarlo, ti soffia addosso e ti graffia. Grazie mille, Drew.

Grey e Drew sono il giorno e la notte. Il sole e la luna. Grey vede sempre il buono e cerca di essere gentile e accomodante mentre Drew vede il marcio e ha una personalità più distaccata. Come possono due persone del genere aver finito per interagire? Nel classico modo, quello solare ed estroverso ha preso sotto la sua ala quello più introverso e reticente. E così i nostri due eroi, tontolone e menosetto, sono cresciuti insieme “tra un tiro a canestro e un film di Spike Lee… Poi la mia palla, lanciata un po’ più su…” Ops, scusate! Mi sono lasciata prendere dal momento!

Grey a 16 anni si trasferisce a causa della carriera della madre. Il tutto dopo una lite furiosa con Drew che ha incrinato inevitabilmente la loro amicizia, portandoli a non sentirsi per due anni. Per poi ritrovarsi alla Fallwood University come compagni di stanza. Perché le loro schede attitudinali li hanno fatti risultare compatibili. Il mondo è piccolo e karma is a bitch, baby!

Da qui iniziano i problemi. TontoGrey tonteggia e MenosoDrew menosetta e ci ritroviamo ad assistere a momenti di tensione e litigi furiosi che però portano i due ragazzi a capire che la loro storia, qualunque essa sia, non è finita e non può finire così. Come nei migliori second chance, vediamo il riavvicinamento, lo subodoriamo in ogni scena e Alexandra è stata brava a farci entrare nella testa di entrambi i protagonisti e farci capire cosa succede nei cervelli problematici di entrambi.

Parlando con Alexandra, teoricamente, sulla carta, mi sarebbe dovuto piacere Drew e, non fraintendetemi, mi piace molto ma il mio cuore va a Grey perché, nonostante sia tonto e ci sia bisogno d’indicargli la via come a un aereo la pista di atterraggio, con tanto di luci e omino con le bacchette luminose a fargli segno, ha un cuore buono. Non fa mai le cose con malizia, con cattive intenzioni. Fin dalle prime pagine capiamo che lui ci sta davvero male per la situazione che si è venuta a creare con Drew e non so, per quanto io ami i personaggi problematici e “oscuri”, questa volta mi sono lasciata conquistare dalla dolcezza e dalla luce di Grey. Lo so, è il più grande plot twist del 2024! La Regina delle Red Flag che si invaghisce di un biscottino di pan di zenzero.

Drew comunque ha molti lati positivi e non posso dire di averlo odiato. Avrei voluto picchiarlo praticamente per il 90% del tempo ma solo perché gli voglio bene e lo vedevo fare cazzate una pagina sì e quella dopo pure. Anche a lui una bella pista di atterraggio per guidarlo, per favore! Possibilmente con omaggio di “relazioni interpersonali per Negati” lanciatogli all’atterraggio. In faccia. Con forza… Ne ha seriamente bisogno il ragazzo!

Abbiamo poi Allison e Dylan. Allison è una compagna di corso e amica di Drew alla Fallwood. Lei all’inizio mi piaceva. Come succede anche a Drew, mi ricordava Grey e quindi un po’ le ho voluto bene di riflesso ma verso la fine del libro mi ha infastidito parecchio. La posso anche capire ma allo stesso tempo non riesco ad accettare completamente il suo modo di comportarsi.

Dylan invece penso sia il mio personaggio secondario preferito. Io so che Home Team è nato come autoconclusivo ma se Alexandra volesse darmi uno spin off su Dylan io non me ne lamenterei… Prendi nota, Alexandra! Adoro quell’uomo e il suo ruolo di disturbatore, amico e confidente. Essendo più grande degli altri tre, si percepisce la sua maturità e molte volte adoravo le sue uscite quando parlava da osservatore esterno alle vicende. Io mai che trovi un barista/cameriere così gnocco quando vado in giro per locali…

Ci sono poi i compagni di squadra del Basket. Anche qui ci sono dei personaggi su cui mi piacerebbe avere di più. Mi è piaciuto come Alexandra ha sfruttato le dinamiche interne della squadra per parlare di accettazione e omofobia, sia nel mondo sportivo che nella vita di tutti i giorni. Prendiamo appunti, Alexandra… Un bellissimo spin off su alcuni della squadra? Per esempio il sexy capitano Josh?

Personaggio iper mega super secondario ma che merita una menzione per essere la madre migliore dell’anno ma anche la più stronza per non aver evitato 800 errori al figlio è Jocelyn, la madre di Grey. In un punto del libro penso di averla amata tantissimo. Ho riso un sacco e poi io adoro le mamme che supportano i figli nelle loro scelte quindi. We love you, Jocelyn! E se vogliamo prendere spunto per un terzo spin off, sempre restando in tema famiglia di Grey, vogliamo parlare di Robin? Voglio di più su di lui. Personaggio che si vede e si sente poco ma che ho amato follemente. Soprattutto le sue punte rosa!

Passiamo ora all’ambientazione. Whitebay è praticamente uscita dal mio paradiso personale. Non so se questo posto esista davvero o sia uscito dall’immaginazione di Alexandra ma amo. Cittadina in riva al mare, spiagge che nella mia mente sono infinite e di sabbia bianchissima, mare a due passi durante tutto l’anno. Fatemi andare a vivere lì, possibilmente nella stanza di Greyson. Mi trasformo in Jennifer V. se necessario! (Questa la capiranno in pochi… Leggete il libro se volete capirci di più!)

Abbiamo poi la Fallwood University che ci riporta molto nelle ambientazioni care ad Alexandra. Perché anche in Home Team, come in tutti gli altri suoi romanzi, abbiamo un rimando all’autunno. A me l’autunno non è mai piaciuto particolarmente ma, da quando leggo i suoi libri, ne sto rivalutando il fascino. In realtà sta facendo un’opera di lavaggio del cervello collettivo per farci amare la sua stagione preferita. Me lo sento che è così!

Concludiamo con editing, correzione e impaginazione. Il romanzo che mi è stato mandato non è quello definitivo. È una copia ARC a cui manca l’ultimo giro di correzioni. Ho trovato più refusi dell’ultima volta ma sono sicura che siano stati corretti perché poi le versioni definitive dei libri che ho avuto in mano avevano sempre quegli errori corretti. L’impaginazione l’ho vista in anteprima da diversi post e devo dire che mi piace molto il lavoro grafico che è stato fatto sul libro. Mi piace anche il formato che è stato dato al libro. Viene proprio un bel mattoncino.

Piccolo particolare della copertina che non so se è stato notato da tutti ma in copertina vediamo Drew e Grey, seduti su un tettuccio di un auto, di spalle, con sullo sfondo il cielo all’alba. Drew ha letteralmente quella come immagine profilo nelle app di messaggistica. Senza Grey, per ovvi motivi, ma abbiamo la sua immagine profilo e questa cosa mi ha fatto impazzire quando sono arrivata al punto della storia in cui si fa riferimento a questa cosa.

Lo stile di scrittura di Alexandra Rose continua a essere una garanzia. Vorrei trovare qualcosa da ridire… Fatemi pensare… Ah sì! Non capivo niente delle partite di basket perché lei usa la terminologia tecnica. Peccato che abbia allegato al romanzo, proprio nelle prime pagine, un utilissimo glossario. Ero io che non avevo voglia di tornare indietro a leggere cosa fossero le varie cose. Quindi non è nemmeno colpa sua. Mmm… Devo trovare il pelo nell’uovo sennò mi viene detto che sono venduta! Niente, mi spiace. Sono sicura che capiterà col prossimo titolo.

Cerco di tornare seria per dire che effettivamente il periodo e le difficoltà di scrittura si sentono durante la lettura ma non in senso negativo. Al contrario si percepisce il suo impegno, il fatto che abbia riversato molto di sé nel romanzo per farlo funzionare, per unire tutti i puntini. Ho apprezzato molto come si noti anche lo studio fatto per quanto riguarda il basket e tutto ciò che riguarda quel mondo che non è il suo.

Ormai lo dico a ogni recensione ma ci ripetiamo perché siamo persone serie qui e bisogna sempre essere coerenti con sé stessi. I libri di Alexandra sono troppo corti. Troppo! E la pazza in chat a scusarsi per la lunghezza e a promettermi che il prossimo sarà più corto. Eh no, bella mia! Stai iniziando ora a soddisfare la mia sete di lettura! Non ti azzardare, eh! Il prossimo 800 pagine! (Ovviamente si scherza! Non mettiamo pressione agli scrittori e lasciamo che scrivano liberamente ciò che vogliono, soprattutto se sono bravi!)

Dai, questa volta ho sclerato ma sono rimasta seria. Ho parlato di quello di cui desideravo parlare e sono stata brava… Credo! O forse non mi rendo conto di quanto sia stata assurda. Potrebbe essere. Vi sto scrivendo questa recensione dopo una giornata d’inferno in cui ho usato ogni mia energia.

Se ancora non lo aveste capito, dopo ben 6 recensioni, date una possibilità ad Alexandra Rose. Sono sicura che non vi deluderà.

(In Love Disaster c’era la “Rerry” qui come si chiama la coppia? “Grew”?)
La coppia Grey x Drew vi emozionerà, vi farà arrabbiare, piangere e sperare. Un romance sulle seconde possibilità… E con una buona dose di Taylor Swift!

Voto: 5/5
Home Team - Separatore

Anche per Home Team è in corso un evento di Review Party su vari blog. Trovate i riferimenti direttamente sulla pagina IG di Alexandra Rose che ricondivide gli scleri e le recensioni di tutte!