Buon pomeriggio, Collezionisti!
Dopo il blog Tour, non poteva mancare la recensione di Loveless, che mi ha tenuto compagnia negli ultimi giorni. (Se volete recuperare la mia tappa dedicata agli stili di scrittura a confronto, potete trovarla qui.) Come vi ho già detto nella tappa di Blog Tour, sto seguendo con interesse tutte le uscite firmate Alice Oseman, di cui ho già recensito i primi tre volumi di Heartstopper e non vedo l’ora di leggere anche tutte le altre nuove uscite.
Loveless
Alice Oseman
In uscita il: 18/05/2021
€ 19,00
Georgia ama le storie d’amore. Tutte. Da sempre. E crede nella magia dell’amore raccontata nei film, nei libri e nelle fanfiction romantiche da cui è ossessionata. Eppure, a diciotto anni, non ha mai baciato nessuno e non ha mai avuto nemmeno una cotta di quelle folli. Ma, come le dicono i suoi migliori amici Pip e Jason, prima o poi anche lei troverà la persona giusta. Così si dice, no?
L’inizio dell’università, in una città che non conosce, lontana da casa, sembra l’occasione perfetta: incontrerà persone nuove, vivrà nuove esperienze e finalmente anche lei imparerà a godersi le farfalle nello stomaco di cui parlano tutti. E poi Georgia ha un piano. Con l’aiuto della sua esuberante compagna di stanza Rooney, che come lei ha una passione smisurata per Shakespeare, riuscirà a realizzare il suo sogno, forse. Ma quando finisce in mezzo a una personalissima commedia degli errori che crea il caos tra i suoi amici di sempre, Georgia inizia a domandarsi perché l’amore sembri così facile per tutti tranne che per lei.
Quando poi le appioppano definizioni mai sentite come asessuale o aromantica, incertezza e confusione aumentano a dismisura. Che sia davvero destinata a restare senza amore? O forse, per tutti questi anni, si è tanto affannata a inseguire la cosa sbagliata? E poi, chi lo dice che quello romantico, alla fine, sia l’unica forma possibile di vero amore? Una storia delicata e intensa di identità e accettazione che farà breccia nel cuore dei lettori e che conferma il talento cristallino di Alice Oseman, un’autrice dalla voce rara e autentica.
COMPRALO SU: 
Quando ho iniziato a leggere Loveless, sapevo cosa mi sarei trovata davanti, conosco bene lo stile di Alice Oseman e i temi trattati nelle sue opere. Proprio per questo motivo avevo alte aspettative e una grandissima curiosità. Volevo scoprire i nuovi personaggi che aveva in serbo per noi e soprattutto come avrebbe affrontato un tema come l’assessualità e l’aromanticità, così poco approfondito in libri, film e serie tv.
Come sempre la Oseman è riuscita a creare un microcosmo che funziona nel migliore dei modi. C’è il giusto equilibrio fra personaggi, descrizioni e trama. Certo, il libro di per sé non ha una grande trama, piena di colpi di scena, ma non è questo che si ricerca qui. Loveless è la scoperta di sé stessi e della proprio identità, imparando ad accettarsi nella propria unicità. Ed è proprio questo che la Oseman ci mostra col personaggio di Georgia ma anche con Rooney. Due facce della stessa medaglia.
Le loro giornate passano fra lezioni, eventi universitari, feste e tanti sbagli, tipici della loro età. Pian piano le due ragazze prendono atto di ciò che non funziona nella loro vita e maturano, cambiando le loro abitudini e cercando di costruirsi una vita che davvero faccia al caso loro. Sono però all’opposto. Georgia è introversa, incapace di avere una vita sociale simile a quella dei suoi coetanei, con un’ansia sociale che la condiziona esageratamente. Rooney, dall’altra parte, è una festaiola, una sex positive, un animale sociale, che fa conoscenza molto facilmente. Entrambe però si sentono sole, escluse, con un vuoto difficile da capire pienamente e riuscire a riempire.
Ho letto commenti in cui si criticava Georgia, il POV del romanzo, perché troppo lagnosa nonostante non avesse nulla di che la lamentarsi. Dobbiamo però renderci conto che Georgia ha 18 anni, è un’adolescente. Tutti i problemi, anche i meno gravi, vengono ingigantiti a quell’età… Anche se si ha tutto quello che si può volere. Inoltre conosco benissimo la sua ansia sociale data dalle pressioni dei coetanei e dai genitori sull’avere una relazione, sul fare sesso, sull’innamorarsi. Mi sono ritrovata molto in lei perché pure io sono stata una tardona e lo sono tutt’ora. Primo bacio a 17 anni, prima relazione duratura a quasi 20 anni, ancora single nonostante i miei 32 anni suonati… Diciamo che sono riuscita bene a immedesimarmi in lei nonostante ci siano comunque grosse differenze fra di noi.
Questo per dire che so cosa passa nella testa quando tutti si sono innamorati, hanno già dato il primo bacio e tu sei ancora lì ad aspettare il primo amore. Trovo che questa parte sia stata resa molto bene dalla Oseman e mi sono ritrovata a sorridere intenerita pensando ai problemi che si fa Georgia ma soprattutto a quelli che mi facevo anche io alla sua età.
Certo, in tutto questo, Georgia sbaglia, a volte anche clamorosamente e finendo per ferire gli altri. In alcuni momenti non sono riuscita davvero a sopportarla ma in generale è un buon personaggio. Non è malvagia o superficiale e lo si capisce chiaramente.
Parlando di altro, accanto a Georgia abbiamo Pip e Jason, i suoi migliori amici. Per quanto Pip sia un personaggio decisamente frizzantino e capace di attirare l’attenzione, l’ho preferita meno rispetto a Jason. Con lui ho sentito subito un feeling particolare. Mi sono subito affezionata a questo ragazzo gentile, disponibile, dai modi delicati. A Jason capiterà una cosa non bellissima nel mezzo del romanzo e ho tifato totalmente per lui. Povero caro!
Ma arriviamo alla vera star di Loveless, il personaggio che ho amato fin dalla sua prima apparizione e che non mi ha deluso nemmeno una volta. Sto parlando di Sunil. Sunil è quella persona che tutti vorremmo avere al nostro fianco. Genitore universitario di Georgia, è a capo dell’associazione arcobaleno dell’università. Potrei passare ore a fangirlare su di lui ma mi limiterò a dire che è un’anima buona, sempre disponibile ad aiutare e far sentire a proprio agio gli altri. Uno di quei personaggi che rende migliore il mondo che lo circonda. Sunil è una valanga di positività, inclusione e comprensione. Sempre disponibile ad aiutare e mettersi in gioco, è abbastanza sicuro di sé (in modo totalmente positivo) da essere un faro per persone come Georgia. Esistono davvero persone così? Se sì, presentatemele! Ho bisogno di più Sunil nella mia vita!
Non mi dilungherò sullo stile di scrittura della Oseman, ne ho già parlato nella mia tappa di Blog Tour, ma preferisco soffermarmi su ciò che l’opera mi ha trasmesso. È bello che finalmente escano libri che aiutano i giovanissimi a capire che nessuno è strano, che si è semplicemente tutti diversi l’uno dall’altro e che questo non è necessariamente un male. Tutto il romanzo è disseminato di questi messaggi positivi. Anche i cinque protagonisti della storia, per quanto completamente differenti fra di loro e anche con rapporti conflittuali, si aiutano e sostengono, cercano di farsi forza a vicenda. È bello assistere a questo genere di amicizia, a questa profondità di rapporti.
Mi sono emozionata molto nei momenti in cui i protagonisti si lasciano andare a discorsi più profondi, proprio perché sono i momenti in cui si possono vedere questi momenti di supporto fra di loro e si può scoprire come sono realmente, oltre la facciata che si sono costruiti.
Insomma, Loveless non ha disatteso le mie aspettative e trovo sia un bel romanzo, soprattutto per un target più giovane del mio. Avrei voluto libri simili da leggere a 16/17 anni!
Alice Oseman non delude nemmeno questa volta!
L’evento dedicato a Loveless sta ormai giungendo al termine ma come sempre vi lascio i calendari dell’evento così che possiate, se vi va, andare a recuperare tutto ciò che vi siete persi! Noi ci vediamo fra qualche giorno con un nuovo post qui sul blog!
