Ben ritrovati, Collezionisti!
Non sono morta, sono solamente bloccata nel blocco del lettore più lungo e difficile della mia vita. Mi è già capitato di leggere poco per mesi ma non mi era mai capitato di non leggere per niente per un anno! Il 2021 è stato l’anno peggiore per quanto riguarda le letture ma con un’eccezione: Il suono della neve di Alexandra Rose (di cui trovate la recensione qui). Ovviamente, quando mi è stato proposto di leggere Il suono del vento, la novella sequel su Liam, non ho potuto rifiutare e ho sperato con tutto il cuore che mi aiutasse a uscire un po’ dal blocco in cui sono precipitata. Ci sarà riuscito? Lo scopriremo insieme dopo la scheda del libro!

Il suono del vento - Copertina

Il suono del vento

Alexandra Rose

In uscita il: 18/01/2022

€ 8,00

Lei era la migliore amica di sua sorella. Lui una rockstar famosa in tutto il mondo.
Fine della storia.

Liam Wood è una star della musica. Eccellente chitarrista dei Poison Dust, per lui è facile ottenere tutto ciò che desidera: denaro, donne, popolarità. La sua vita è luminosa come una stella del cielo e ricca di prospettive brillanti.
Sophie è la migliore amica di Daisy Wood, sorella di Liam. Lavora come grafico freelance ed è una persona comune, semplice. A causa di un passato dal quale cerca costantemente di fuggire, non ama le relazioni e i sentimenti profondi.
Liam e Sophie si conoscono quando Daisy entra a far parte dei Poison Dust.
Il loro rapporto sarà come una cometa.
Eppure, una folata di vento improvviso spazzerà ogni loro certezza.

*** ESTRATTO ***
Era così bello, in quel momento, mentre il suo braccio teneva il manico della chitarra e l’altro era impegnato a creare quelle note meravigliose. Sophie si abbeverò di ogni dettaglio, dai capelli arruffati all’espressione assorta; Liam aveva delle piccole gocce di sudore sulla fronte, che scivolavano sulla mandibola fino al pomo d’Adamo. Le sue dita si muovevano veloci, esperte, sulle corde. E sembravano nate per creare musica, quella stessa musica che ora stava stregando una platea di migliaia di persone.
Lei inclusa.

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Il suono del vento - Separatore

DISCLAIMER: Il libro e tutto il materiale mi è stato fornito col consenso dell’autrice per fini pubblicitari o recensionistici.

Sono sempre stata una lettrice esigente, ma diciamo pure rompico***, e da quando sono entrata in questo blocco del lettore, lo sono diventata anche di più. Faccio fatica a trovare un qualsivoglia titolo che soddisfi almeno un po’ le mie aspettative e sono più i libri che ho abbandonato dopo poche pagine di quelli che sono riuscita a portare a termine. Ecco perché, quando mi è stato proposto Il suono del vento, sapevo sarebbe stata forse la mia unica possibilità di lettura piacevole da mesi a questa parte.

Ho quindi dato fiducia ad Alexandra Rose e mi sono tuffata in questa nuova avventura al fianco di Liam e Sophie. Ovviamente non mancano anche le comparsate di tutti gli altri personaggi che abbiamo imparato ad amare ne Il suono della Neve e questo ha sicuramente contribuito a farmi provare una sensazione di “casa” e di “porto sicuro” che mi hanno portato a divorare questa novella in pochissime ore. Non succedeva da mesi che riuscissi a leggere così velocemente, anche i manga, nell’ultimo periodo, hanno subito il triste destino di prendere polvere per settimane prima di essere letti completamente. Col Il suono del vento però ho ritrovato il piacere della lettura e ora vi spiego perché…

La storia riparte dai momenti che già avevamo letto nel primo libro della serie. Alcuni dei momenti fra Sophie e Liam li avevamo già intuiti e qui vengono sicuramente presentati con maggior dovizia di particolari, facendoci entrare nella testa dei due protagonisti. Tutta la storia si sviluppa fra flashback e momenti presenti, che sono ambientati in un momento successivo alle ultime pagine de Il suono della neve. Questo ci permette di seguire anche gli sviluppi degli altri personaggi, portandoci ad avere un quadro generale di quello che sta succedendo ai Poison Dust.

La storia fra Sophie e Liam è molto diversa da quella di Daisy e Yukine. La Rose non è caduta nel cliché, che spesso capita con le serie romance, di usare le stesse dinamiche per tutti i personaggi. Sono evidentemente due coppie ben differenti e anche le loro storie lo sono, sia nello sviluppo che nelle interazioni fra i personaggi. Liam e Sophie infatti non si risparmiano momenti di passione fin dall’inizio. La loro parte come una storia di solo sesso che poi si evolve lentamente e decisamente dolorosamente per mesi.

Sono sempre scettica quando si parte da un rapporto solamente fisico perché spesso si assiste a un succedersi di scene passionali con poca trama ma qui tutto è ben equilibrato. Non ho mai trovato che una scena di sesso fosse messa lì per caso, solamente per dare il “contentino” al lettore. Se è presente, è perché serve alla narrazione e soprattutto non sono mai scene volgari o squallide. Sicuramente questo è un gran punto a favore.

Un altro punto a favore rimane l’ambientazione inglese. Si respira meno l’aria londinese rispetto al primo volume ma rimangono comunque alcuni luoghi, alcuni riferimenti, che ricreano la giusta atmosfera, che permette di immaginarsi i personaggi che camminano per la città e interagiscono con il luogo che li circonda.

Manca invece un po’ la parte dedicata alla musica che avevo percepito nel primo volume. Non dico che sia assente, assolutamente, ma ne Il suono della neve era quasi una protagonista, assieme a Daisy e Yukine, mentre qui non mancano momenti in cui Liam suona la sua chitarra, in cui si parla delle nuove canzoni. Abbiamo anche una scena di Yukine che lavora al pianoforte ma non so, un pochino mi è mancata rispetto al primo volume. Però, sempre perché Alexandra Rose rimane fedele a sé stessa, c’è una scena molto bella, in cui possiamo assistere a un’esibizione, legata a una nuova canzone, che è molto bella ed emozionante. Ecco, lì si respirano i fasti del primo volume.

Ora però parliamo di cose serie: i personaggi. Non ci sono personaggi nuovi. Abbiamo sempre i Poison Dust, di cui ora fa parte anche Daisy, e Sophie. Abbiamo però modo di conoscere meglio alcuni dei personaggi.

Liam non è più soltanto l’adorabile bastardo del primo volume. Scaviamo di più nella sua mente, impariamo a conoscere i suoi pensieri più profondi e intimi, imparando ad amarlo come nel primo abbiamo imparato a fare lo stesso con Yukine. Perché sì, quella sua apparenza così allegra e spigliata è solo la superficie di un personaggio davvero profondo e interessante. Se già come me, lo amavate nel primo volume della serie, qui finirete per innamorarvene perdutamente. Seriamente, dove bisogna firmare per trovare un Liam Wood, così allegro e divertente ma anche capace di amare in modo così totale e sorprendente? No, perché se Yukine non posso averlo, Liam mi va benissimo comunque (sì, nonostante tutto, Yukine rimane il mio preferito. Sorry, not sorry!)

No, veramente, chiamo a raccolta chi ha letto la novella, qualcuno di voi è riuscita a non sospirare come una deficiente ogni volta che lui faceva il suo sorrisetto malizioso o quando si menzionava la tonalità ruggine dei suoi capelli? No perché io ho avuto dei serissimi problemi di concentrazione in quei momenti!

Parliamo ora di Sophie. Nel primo volume l’avevo trovata forse troppo sacrificata e mi aveva convinto molto poco. Aveva avuto poco spazio e l’avevo trovata solamente funzionale alla narrazione. Qui però ha tutto il tempo e le possibilità di emergere e ci riesce perfettamente. Certo, non è il mio personaggio preferito, troppo lontana da me, ma posso comunque capire le ragioni delle sue azioni e tifare e sperare per lei. La sua è una crescita personale molto particolare. Sempre chiusa nel suo guscio, pronta a tenere tutti lontano per autodifesa, deve imparare a fare i conti con un sentimento scomodo che non voleva. Capisco la sua paura e capisco il suo bisogno di controllo ma, ragazza mia, seriamente stai scappando da Liam Wood? Hai bisogno di un aiutino da zia Eleonora per capire che stai facendo il più grosso errore della tua vita?

Ok, torno seria, lo giuro! Non finirò a sclerare come con la scorsa recensione… Forse!

Ma passiamo ora al mio personaggio preferito della novella, la mia superstar nell’ombra (sì perché se compare forse in dieci pagine, sono tante! Io però lo amo troppo comunque!) ossia il dolcissimo Sean. Avevo già provato affetto per lui nel primo romanzo ma qui, ne Il suono del vento, questo affetto è cresciuto ancora e la mia voglia di proteggerlo dal mondo è diventata quasi da fan pazza. Vi prego diamogli una gioia e soprattutto vagonate di abbracci! Poi vabbè, Alexandra ha già anticipato che il prossimo romanzo sarà dedicato proprio a lui e io FREMO per avere delle anticipazioni! Però voglio anche la sorpresa… Però sono curiosa! Che vita grama la mia!

Beh, in realtà mi ha dato un’anticipazione succulentissima MA me la tengo per me e soffro fino alla pubblicazione del volume a lui dedicato.

Questo secondo volume ha scatenato meno il mio lato fangirl, se non in qualche punto ben specifico (esempio? La grande notizia che Daisy e Yukine comunicano alla fine della novella. Io PRETENDO che si veda quell’evento nel romanzo di Sean e che lui indossi un bellissimo completo in tinta coi capelli!), ma rimane una bellissima novella e soprattutto rimane un ottimo prodotto, scritto con grande attenzione. Probabilmente, avessi avuto qualche pagina in più, avrei finito per fangirlare malissimo come con il primo volume.

A livello di editing e correzione, anche in questo caso rasentiamo la perfezione. Mi pare di aver appuntato un refuso e una piccola incongruenza a inizio romanzo ma nulla che infastidisca nella lettura. Penso sia una roba che solo una rompico*** come me potrebbe notare.

L’impaginazione rimane una delle cose più belle di questa serie. Adoro tutti gli elementi grafici che troviamo al suo interno e continuo a godere quando trovo le note perfettamente funzionanti. Ok, qui ce n’è una sola ma rimane comunque una cosa che fa piacere trovare!

Parliamo poi della copertina? Quella de Il suono della neve mi aveva conquistata, con le sue tonalità di lilla e viola, l’elementi della neve sul fondo… La copertina de Il suono del Vento però mi ha fatto perdere la testa. Adoro i colori autunnali, caldi e avvolgenti. Amo le foglie, adoro quanto urli “leggimi sotto una bella coperta calda, col fuoco accesso nel camino e una cioccolata calda in mano”. Adoro, davvero!

Lo stile di scrittura di Alexandra Rose si riconferma decisamente nelle mie corde. Ci sono le giuste introspezioni, il giusto ritmo, le giuste scene, calibrate e studiate per essere nel momento esatto in cui dovrebbero esserci. Attenzione però, questo non la rende prevedibile o noiosa. Nella novella dissemina qualche elemento che vi aiuterà a capire il plot twist nascosto alla fine della novella. A me ha lasciato col fiato sospeso e non vedo assolutamente l’ora di poter mettere le mani sulla storia di Sean!

Che poi, non so se si è capito ma Sean è gay, quindi il suo sarà un romanzo m/m o BL, come preferite, quindi capite perché sono così EMOZIONATA al pensiero di leggerlo? Se come me siete caduti nel tunnel dei BL mi rifiuto di credere che non siate in attesa quanto me! Alla fine sto sclerando di nuovo, ma sul prossimo volume della serie. Scusa, Alexandra, non voglio farti pressione e soprattutto giuro che ho amato questo secondo volume ma Sean è Sean!

Ora però parte il toto-titolo e il toto-copertina per il volume tre! Il suono di cosa sarà? E quale sarà il soggetto della prossima copertina? Io so solo che mi aspetto qualcosa sulle tonalità del blu/azzurro. Chissà se ci ho preso!

Vabbè, anche questa volta, leggete Il suono del vento! Recuperate Il suono della neve, se ancora non lo avete letto! Andate, avete il mio benestare, di nuovo! Innamoratevi di Liam e di Sophie e soprattutto fondate con me il fanclub di Sean! Andate in pace, io vado a piangere in un angolino in attesa di poter avere tutta la serie nelle mie manine! (Intanto Il suono del vento è in viaggio verso casa e lo aspetto con impazienza!)

Il suono del vento è un’ottima novella e Liam e Sophie non deludono.

Voto: 4,5/5

Sì, alla fine sono finita a fangirlare come la volta scorsa. Mission Impossible: finire una recensione di questa serie senza perderci la dignità. Il prossimo è su Sean, so già che la mia possibilità di farcela si sta allontanando, con tanto di pernacchia, facendomi “ciao ciao” con la manina!

Avete presente questo meme? Ecco, la mia perfetta rappresentazione in questo momento, mentre tento di convincermi che prima o poi ce la farò. Sono senza speranza!

Il suono del vento - Separatore

L’evento dedicato a Il suono del vento continua sui blog dei miei colleghi. Come sempre vi lascio il calendario per sapere dove andare a leggere altri pareri su questo romanzo.

Il suono del vento - Calendario