Buongiorno, Collezionisti!
Oggi vi parlo di Notti di Rugiada, un libro self che mi ha incuriosito fin da subito. Era in lettura da Gennaio e ho davvero impiegato molto a leggerlo. Mi scuso con Giulia, che mi ha consegnato il libro in anteprima mentre io arrivo solo ora con la recensione. A mia discolpa posso dire di averlo letto due volte prima di scrivere questa recensione ma soprattutto che sono quindici giorni che la tecnologia mi rema contro, impedendomi di fare qualsiasi cosa online?

Notti di Rugiada - Copertina

Notti di Rugiada

Giulia Esse

In uscita il: 30/01/2021

€ 9,99 (in copertina flessibile)
€ 15,60 (in copertina rigida)

Yun e Ruo sono sorelle, uniche superstiti della strage commessa dal cancelliere Bai Meng. Per catturare la moglie fuggiasca, temibile strega, l’uomo ha messo a ferro e fuoco i villaggi dell’impero di Fudao. Consumate dal desiderio di vendetta Yun e Ruo consacrano la propria vita a un solo obiettivo: uccidere il cancelliere e la strega affinché le anime delle vittime possano reincarnarsi.

Per farlo prendono strade diverse: Yun, abile cortigiana, entra nella città di Gu per diventare un’adepta della magia nera che le permetterà di avvicinarsi alla strega; Ruo, adottata da una casata nobile, sposerà con un trucco il figlio del cancelliere. Saranno proprio queste nuove vite a incrinare le loro convinzioni. Quando si troveranno coinvolte nella guerra tra streghe e uomini, dovranno compiere una scelta: lottare fianco a fianco in memoria del loro passato o diventare nemiche per difendere il loro presente.

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Notti di Rugiada - Divisore
DISCLAIMER: Il libro e tutto il materiale mi è stato fornito per fini pubblicitari e recensionistici.

Come ho già detto nell’introduzione, ho letto Notti di Rugiada due volte prima di approdare qui, a darvi il mio modesto parere. Perché? Perché la prima volta sono arrivata a poche pagine dalla fine leggendo in quasi un mese e mezzo, ovviamente capendoci poco. Ho quindi deciso di ripartire da capo e fare una lettura più concentrata, prendendo anche appunti sui personaggi.

L’ambientazione è quella storica cinese, che subito mi ha catapultata nel mondo dei miei adorati Drama, per di più i miei preferiti in assoluto! Ho fatto un post chilometrico sull’argomento (che potete trovare qui). come se non fosse sufficiente, durante la lettura, ho notato degli elementi che mi hanno fatto pensare a un Drama in particolare, che ho apprezzato molto quindi hype alle stelle, com’è giusto che sia!

Quindi di cosa parla Notti di Rugiada? Parla di due sorelle Ruo e Yun, segnate dalla tragica e violenta morte del padre per mano della strega Jia e del cancelliere Bai. Da quel terribile giorno, le due ragazze hanno sopportato torture e soprusi per avvicinarsi alla loro vendetta.

Ruo è diventata la figlia adottiva del nobile Xia, un uomo che vuole elevare il suo status con un matrimonio combinato con la famiglia del cancelliere. Ammetto di avere un debole per Ruo. Nonostante nei primi capitoli mi sembrasse in tutto e per tutto simile alla sorella Yun, Giulia è stata in realtà in grado di creare un personaggio ben caratterizzato e sfaccettato. Ruo è forte, indipendente, schietta ma è anche capace di amare e di vedere del buono nel mondo che la circonda.

Al suo fianco troviamo Bai Shuren, Duan e la concubina Lin. Bai Shuren è parte del piano delle sorelle. Figlio del cancelliere, deve essere usato per arrivare al loro nemico ed ecco quindi che Ruo cerca di intrufolarsi nella sua vita per renderlo parte della loro vendetta. Shuren è un personaggio particolare. Freddo, distaccato, impaurito ma anche capace di profondo affetto e trasporto.

Non è così di natura ma è stato cresciuto in questo modo per poter sopravvivere ai mille pericoli che crede lo circondino. La sua vita è tutta basata sul riuscire, con vari accorgimenti, a tenere lontano il Gu, il veleno delle streghe. Proprio per questo motivo è spaventato dal calore, dal contatto fisico. Nel corso del romanzo però lo impariamo a conoscere e ad apprezzare, anche con le sue debolezze.

Poi, ecco, per tutto il tempo della lettura me lo sono immaginato come Zhang Bin Bin, qui nella GIF, e come dire…? Potrei aver sviluppato un amore ancora più forte per questo motivo!

Duan è invece il consigliere e guardia personale di Shuren. Ottimo guerriero, fedele e affascinante, Duan rimane molto nell’ombra nella prima parte della narrazione ma spicca particolarmente nella seconda parte. Dire una qualsiasi cosa su di lui potrebbe essere uno spoiler bello grosso quindi mi trattengo. Il plot twist su di lui è però inaspettato e vi assicuro che vi farà amare ulteriormente il suo personaggio. Io non ho potuto fare altro che adorarlo!

Lin è invece la concubina di Shuren. È un personaggio decisamente ambiguo. Non si riesce mai a capire realmente cosa le passi per la testa. Ricopre sicuramente quell’elemento ignoto, all’interno della narrazione, che lascia un po’ sulle spine. Non è un personaggio che ho apprezzato particolarmente, devo ammetterlo, ma non ho nemmeno trovato grossi difetti in lei.

Dall’altra parte troviamo Yun, la sorella maggiore, quella che è cresciuta come cortigiana nelle case di piacere, suonando e raccogliendo informazioni. Quando la conosciamo, all’inizio del romanzo, sta cercando un modo per entrare a Gu, il regno delle streghe governato da Jia. Yun ci viene presentata come più delicata di Ruo, più elegante ma anche con un cuore più arido, più focalizzato sulla vendetta. Fatica a percepire la bontà che le sta intorno, non vuole creare legami con altre persone ed è pronta a tutto pur di portare a termine la sua missione. Yun è un personaggio interessante, controverso sotto diversi punti di vista e sicuramente merita di essere letta con attenzione per scoprire tutte le sue sfaccettature.

Con Yun, il suo ingresso nella città di Gu, le gerarchie e le missioni, entriamo nella parte della storia che mi ha ricordato un ben preciso Drama. Ecco quindi che tutto ha preso una deriva ben particolare nella mia testa… Vi spiegherò tutto dopo avervi introdotto Chou.

Chou è un appartenente alla città di Gu. Fin dalle prime pagine capiamo che ricopre un ruolo importante all’interno della società creata da Jia ma capiamo tutto ciò che questo vuol dire solamente andando avanti con la lettura. Essendo anche questo un major spoiler, come quello di Duan, mi cucio la bocca e sto zitta. Lo faccio per voi, anche se non sapete quanto muoia dalla voglia di sclerare su questi plot twist con qualcuno!

(Se avete letto il libro o avete intenzione di leggerlo, poi venite pure a chiacchierare con me!)

Chou è colui che porta Yun a Gu, che la istruisce, se ne prende cura, la protegge e tiene a lei. È la sola eccezione di Yun, l’unica persona a cui si avvicina. Questo tipo di rapporto mi ha ricordato molto quello dei protagonisti del menzionato Drama ed ecco quindi che questo personaggio assume dei connotati ben precisi e così anche Yun. Sì, me li sono immaginati come i protagonisti, non giudicatemi!

Nell’arco narrativo di Gu abbiamo modo di conoscere anche Huai e la prima dama Jia.

Huai è un personaggio misterioso, inquietante in molti momenti, freddo e calcolatore. Ci viene presentato come un amico d’infanzia di Chou che però è cambiato, allontanandosi da lui e diventando il favorito di Jia. Come tutti però non è solo questo. C’è molto da scoprire su di lui. Se solo potessi dirvi qualcosa!

Posso dirvi di averlo immaginato come il mio amato Gong Zi/Wang Duo. Non lo amate già tantissimo come me?

La particolarità di questo romanzo, che si ritrova in tutti i personaggi, è proprio che nessuno è come ci appare all’inizio. Non sono stereotipati, non rimangono fissi in delle gabbie in cui sono stati posizionati. Ognuno di loro è una cosa ma anche tante altre. Trovo che sia interessante avere dei personaggi imprevedibili, che non sai mai quanto e quando potrebbero sorprenderti.

Per ultimi, ma non per importanza, Jia e Bai Meng. La storia parte tutta da loro, senza il loro incontro, non si sarebbe scatenata la serie di eventi che ha portato Yun e Ruo a cercare vendetta e ad incrociare le loro strade con quelle di tutti gli altri personaggi. Anche qui vale la regola del nulla è come sembra e non so davvero come trovare le parole per descrivervi la potenza di questi personaggi. Se una è più presente nel romanzo, quasi predominante, l’altro è invece più nell’ombra e compare meno. Nonostante tutto però, riusciamo a capire il rapporto particolare e profondo che si crea fra i due, riusciamo a capire perfettamente i loro sentimenti e così li porta al punto di non ritorno.

Notti di Rugiada però non è solo i suoi personaggi. È una trama ben strutturata, con un ritmo ben calcolato e sfruttato. Non ci sono tempi morti, non ci sono elementi inutili, non ci sono incongruenze. A livello strutturale, non ho trovato alcuna pecca ed è difficile in un romanzo con così tanti personaggi importanti. Giulia non sbaglia un colpo da questo punto di vista e ci confeziona un ottimo prodotto a livello di trama.

So di aver fatto presente una somiglianza con un Drama ben preciso ma no, non iniziate a pensare “beh, facile non sbagliare così!”. Sicuramente ci si potrebbe vedere un’ispirazione ma è ben diverso riuscire comunque a creare qualcosa di nuovo e inaspettato e Giulia ci è riuscita perfettamente. I richiami si possono trovare ma è molto di più l’inventiva dell’autrice.

Trovo molto azzeccata la scelta dei POV multipli perché permette di dare una voce a tutti i personaggi fondamentali. Il tutto viene unito anche all’unione di narrazione nel presente con flashback che vedono protagonisti appunto Jia e Bai Meng. Questo porta il lettore a dover fare particolarmente attenzione durante la lettura ma aiuta anche a entrare realmente nella storia.

Insomma, penso sia chiaro che questo romanzo mi sia piaciuto molto ma per onestà intellettuale devo far presente anche ciò che non ho apprezzato. Purtroppo il romanzo è costellato di errori e refusi di vario genere. La mia regola personale è non fare presente gli errori se non superano un certo numero ma qui, purtroppo, lo superiamo alla grande. Per lo più si tratta di refusi. Spesso ci sono parole a cui manca un accento, una lettera mancante all’interno di una data parola o una vocale finale non concordante col soggetto.

[EDIT: Parlando con l’autrice, è venuto fuori che quanto riportato di seguito è un problema della copia convertita che mi è stata consegnata. Rimangono comunque gli altri problemi.]

Troppo spesso invece il problema riguarda le parole della cultura cinese che Giulia ha giustamente voluto inserire. Non capisco quale sia stato il problema in fase di revisione ma la maggior parte presenta la prima o l’ultima lettera staccata dal resto della parola. “f uqin”, “h anfu”, il prefisso ‘er con la r staccata dalla e, ecc. Infastidiscono durante la lettura soprattutto per la loro quantità. Fossero stati meno presenti, avrei lasciato perdere.

Un grossissimo errore che ho trovato all’inizio del romanzo, è la non concordanza dei tempi verbali. È una cosa che ho notato solo all’inizio del romanzo ma c’è questo capitolo in cui, nel giro di poche frasi, si passa per tre tempi verbali differenti per poi assestarsi sul passato remoto nel resto del romanzo. Anche qui credo sia stato un problema iniziale di editing/correzione ma diciamo che non è un buon biglietto da visita per il lettore. Chi è grammarnazi come me, potrebbe abbandonare una storia molto bella per questo motivo.

Vorrei concludere con qualcosa di positivo. Non conoscevo Giulia, non avevo mai letto nulla di suo, ma questo romanzo mi ha convinto a recuperare ciò che ha scritto in precedenza e soprattutto ad aspettare con curiosità le sue nuove uscite. Ho trovato un’autrice forte nel genere che ha deciso di trattare, con un giusto gusto nelle descrizioni e un ottimo ritmo nella narrazione, per nulla acerba e capace di appassionare con le sue storie.

Tirando le somme… Vi consiglio questo romanzo? Assolutamente sì! Non lasciatevelo scappare! Anche se non siete degli esperti o dei grandi appassionati del genere, potete leggerlo senza difficoltà anche grazie all’apparato di note che vi aiuteranno a destreggiarvi fra i termini “tecnici” presenti nel romanzo. Insomma, smettetela di trovare scuse e godetevi il viaggio con Notti di Rugiada!

Un self italiano da non perdere… Alla faccia di chi mi accusa di non apprezzare questi titoli!

VOTO: 4/5

[P. S. Il cast l’ho già confezionato… Un bel Drama lo possiamo realizzare? Mi offro per qualsiasi ruolo mi permetta di vederlo in anteprima!]