Buongiorno, Collezionisti!
È il momento del secondo post dedicato a Sorcery of Thorns di Margaret Rogerson. Oggi ovviamente è il momento della recensione! Come sempre ringrazio Mondadori per avermi permesso di leggere il libro in anteprima!

Cosa ne penso di questo libro? Lo saprete dopo la scheda del libro!

[Trovate la mia tappa, sull’ambientazione del libro, a questo link]
Sorcery of Thorns - Copertina

Sorcery of Thorns

Margaret Rogerson

In uscita il: 19/01/2021

€ 22,00

Trovatella allevata in una delle Grandi Biblioteche di Austermeer, è cresciuta in mezzo agli strumenti della stregoneria: grimori magici che sussurrano e sferragliano catene. Se provocati, si trasformano in mostri inquietanti di cuoio e di inchiostro. Ciò cui Elisabeth ambisce è diventare una guardiana, incaricata di proteggere il regno dalle minacce della magia.

Il suo disperato tentativo di impedire l’atto di sabotaggio che libera il grimorio più pericoloso della biblioteca finisce per ritorcersi contro di lei: ritenuta coinvolta nel crimine, viene condotta nella capitale, in attesa di interrogatorio. L’unica persona su cui può fare affidamento è il suo nemico di sempre, il Magister Nathaniel Thorn, con il suo misterioso servitore; ma tutto sembra intrappolarla in una congiura secolare, che potrebbe radere al suolo non solo le Grandi Biblioteche, ma anche il mondo intero.

A mano a mano che la sua alleanza con Nathaniel si rafforza, Elisabeth inizia a mettere in discussione tutto quello che le hanno insegnato sui maghi, sulle biblioteche che ama così tanto, e soprattutto su se stessa. Perché Elisabeth ha un potere che non avrebbe mai sospettato, e un destino che non avrebbe mai potuto immaginare.

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DISCLAIMER: Il libro e tutto il materiale mi è stato fornito col consenso della casa editrice per fini pubblicitari o recensionistici.

Ladies and Gentlemen, welcome to the Silas’ show! Mettetevi comodi e godetevi tutta la sua magnificenza!

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Dovete sapere che in questo periodo sto vivendo una sorta di blocco del lettore. Leggo per gli eventi per cui ho dato la mia parola, a volte mesi fa, ma arrancando un po’. Difficilmente trovo romanzi che mi facciano appassionare tanto da voler lasciar perdere tutto il resto e perdermi fra le pagine.

Finalmente ho trovato Sorcery of Thorns, il primo libro che mi ha fatto fare notte in bianco e non per le scadenze imminenti ma perché volevo davvero sapere cosa sarebbe successo. Le prime pagine non mi avevano convinto particolarmente ma, superati i primi capitoli, mi sono davvero appassionata a questa storia.

Così tanto appassionata che, quando ho letto gli ultimi due capitoli più prologo, non sono riuscita a trattenermi dal lanciare improperi molto poco carini verso Margaret Rogerson. Ma andiamo per ordine…

Seguiamo le vicende di Elisabeth Scrivener, una ragazza che vive alla Biblioteca di Summershall col ruolo di apprendista. Il suo sogno è quello di diventare una guardiana e con l’amica Katrien è sempre pronta a intrufolarsi anche dove non le è permesso. È durante una di queste volte che incontra per la prima volta il Magister Thorn, un mago che fin da subito considera un suo nemico.

Nella cultura delle Grandi Biblioteche, Collegium e Magisterium sono contrapposti e legati solamente da un accordo di mutua sopportazione. Il Collegium ha infatti il ruolo di tenere sotto chiave i grimori, volumi che contengono la magia demoniaca dei maghi mentre il Magisterium si occupa di regolare le leggi dei maghi, uomini in grado di usare la magia grazie a evocazioni demoniache.

Questo è il World Building e il sistema magico in cui si svolge la vicenda. Margaret Rogerson è piuttosto brava nel delinearlo con semplici pennellate, in mezzo alla narrazione. Una volta capito questo, possiamo anche capire perché Elisabeth sia così prevenuta verso i maghi.

È solo con lo scorrere dei capitoli che lei stessa si renderà conto che quella distinzione che le è stata inculcata non è così netta e che ha vissuto senza conoscere davvero il mondo che la circonda.

Personaggi

Elisabeth Scrivener è la protagonista presunta del nostro romanzo. Presunta lo capirete poi, ve lo prometto. È una ragazza di circa 18 anni e vive alla Biblioteca di Summershall fin dalla più tenera età. Trovatella abbandonata sulle scale di quel luogo, è stata presa sotto l’ala protettiva della Direttrice della Biblioteca. Lì Elisabeth cresce con la passione per i particolari libri contenuti al suo interno, iniziando anche a sentirli amici. Proprio grazie alla sua permanenza nella Biblioteca fin dalla più tenera età, è diversa dagli altri apprendisti.

Coraggiosa, determinata e pronta a tutto pur di far conoscere la verità al mondo intero, Elisabeth riesce a essere un buon personaggio. Nonostante ci siano alcuni cliché tipici del genere, non risulta insopportabile o la fotocopia di tante altre protagoniste di Young Adult. Io, che sono una hater seriale delle protagoniste di Young Adult, l’ho apprezzata il giusto. Diciamo che, negli ultimi anni, gli autori stanno iniziando a capire come scrivere buoni personaggi femminili.

Nathaniel Thorn è invece il protagonista maschile. Anche lui presunto, ovviamente. Nathaniel è il classico personaggio maschile di Young Adult: moro, occhi chiari, lineamenti spigolosi ma attraenti, passato tragico alle spalle e corazza da spaccone per nascondere, male, un cuore di panna. Nonostante sia un cliché vivente, a me Nathaniel è piaciuto e pure un sacco. Sarà anche un già visto ma questi personaggi mi fanno sempre perdere la testa. Sarà anche perché ho un debole per gli uomini alti, mori, con gli occhi chiari e i lineamenti spigolosi!

Sono sempre la fan numero uno di questi personaggi… A differenza di un mio caro amico che li odia tutti! Non vi dico che spasso le nostre chat in merito!

Nathaniel e Silas

Tornando seri… Nonostante i cliché, Nathaniel è giusto nel suo ruolo, mai fuori luogo, mai esagerato o poco realistico. Ovvio, è un mago in un mondo magico, per forza non è esattamente realistico ma messo nel suo mondo non stona. Ovviamente fa tutto quello che ci si aspetterebbe da un personaggio come lui ma mai senza sorprese.

Arriva ora il momento di parlare del vero protagonista della storia, colui che vi farà innamorare a primo dialogo di lui. Il VERO PROTAGONISTA della storia, senza se e senza ma:

Silas… Silas è il personaggio più bello, sfaccettato e complesso che abbia letto in uno Young Adult da tempo. Sì, è perfino meglio del Darkling e di Nikolai (di cui vi ho parlato nelle mie recensioni dei libri di Leigh Bardugo. Le trovate qui). Fin dalla sua prima apparizione, Silas esercita quel suo particolare fascino che ti porta ad amarlo e a voler sapere tutto di lui.

Arrivati a un certo punto del libro, mi importava poco di Elisabeth, Nathaniel, il pericolo imminente… Volevo solamente leggere altro su Silas.

Ma chi è? Silas è il demone di Nathaniel, colui che permette al ragazzo di usare la magia. Legato alla famiglia Thorn da generazioni, Silas è il fidato servitore di Nathaniel e una “spalla” importante per lui e per Elisabeth. In ogni momento sia loro che il lettore possono fare affidamento su Silas. È l’ombra che ti segue e ti protegge, la presenza rassicurante ma letale. Perché Silas è un grande demone di livello superiore e, come tale, nasconde il suo lato demoniaco dietro alle buone maniere e la pacatezza. Ma c’è tanto ancora, tanto di più su di lui da dire. Il problema è che sarebbe spoiler.

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Non so perché Margaret Rogerson abbia chiamato il libro Sorcery of Thorns, ma voglio credere nella mia interpretazione, che confermerebbe Silas come vero protagonista della storia. La traduzione del titolo sarebbe “La stregoneria/magia delle spine” ma potrebbe anche essere La stregoneria dei Thorn, la famiglia di Nathaniel. Quindi il titolo fa riferimento alla loro magia, quindi alla fonte di tale magia, quindi a Silas. Quindi è lui il protagonista indiscusso della storia! Ok, ok! Ora sembro una complottista che si sta creando castelli in aria. Immaginatemi pure così, ne avete tutto il diritto.

Stile di Scrittura

Giuro che sono rinsavita. Mi sono leggermente lasciata prendere dall’entusiasmo e dal fangirling parlando di Silas. Mi dispiace!

Lo stile di scrittura di Margaret Rogerson è perfetto per la storia affrontata. Diretto, non troppo descrittivo ma capace di inserire gli elementi necessari a capire il mondo in cui è ambientata. I personaggi sono ben descritti e l’amicizia fra di loro progredisce con le giuste tempistiche. Ho apprezzato come sia riuscita a rendere umano e amabile un demone superiore, che non si fa problemi a uccidere. Ok, che la mia morale non è propriamente giustissima quando si parla di personaggi fittizi, ma davvero Silas merita tutto il vostro amore!

Ok, no. Non mi sono ancora ripresa… Facciamo un bel respiro profondo…

Eccomi, di nuovo. Sono l’Eleonora seria e oggettiva. SERIA E OGGETTIVA…

Ho solo una cosa da recriminare con tutto il cuore alla Rogerson. Il finale. Gli ultimi due capitoli più l’epilogo sono sbrigativi e soprattutto lasciano con l’amaro in bocca. Per carità, riescono a scatenare l’emotività del lettore ma non si può concludere un libro a quel modo! Dovrebbe essere reso illegale in tutta la galassia! Non sto scherzando. Sembra quasi che la Rogerson abbia deciso di concludere in fretta, come se qualcuno le stesse correndo dietro, per via di qualche scadenza, e che si sia dimenticata di concludere degnamente la storia.

Capisco la scelta del finale aperto ma solo se in programma ci fosse un racconto conclusivo, un secondo volume, qualsiasi cosa. Invece questo è un romanzo stand alone e l’unica cosa che si avrà dopo sarà la disperazione di non sapere. Perché ti fa intuire ma io voglio SAPERE non intuire!

SPOILER
Sapete qual è stato il commento di TUTTI quelli con cui ho parlato di questo libro?

“Ma Silas?”

“Ma Silas?” è ormai un mantra, una costante, un mood, uno stile di vita. Chiunque abbia letto Sorcery of Thorns, fra le mie conoscenze, ha finito il libro con questa esclamazione. Non so se ridere o se piangere, nell’indecisione mi dispero.

Insomma, il finale non può che far sclerare la parte meno matura di me e farmi partire in quarta per una petizione, una manifestazione, una rivolta in nome di un sequel che ci dia qualche informazione in più!

Il libro di per sé è davvero un buon prodotto, che ho apprezzato tanto, come non mi capitava da tantissimo, ma quel finale mi ha rovinato davvero di molto l’umore e la considerazione verso questo titolo. Avrebbe potuto essere da 5 stelle ma no, sono costretta ad abbassare il voto.

Un ottimo Young Adult, capace di appassionare anche chi Young non lo è più così tanto.

VOTO: 4/5

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Eccoci alla fine dell’evento dedicato a Sorcery of Thorns! Come sempre vi ricordo che potete recuperare le tappe e le recensioni delle mie colleghe!

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