Buongiorno, Collezionisti!
Finalmente è arrivato il momento di recensire il terzo volume della serie di Monstress! Il titolo di questa terza parte è Rifugio.

(Vi ricordo che potete trovare le prime due recensioni dell’evento qui e qui.)

Rifugio. Monstress - Copertina

Monstress. Rifugio

Marjorie Liu & Sana Takeda

In uscita il: 27/11/2018

€ 19,00

Maika ha passato la vita a imparare a combattere. Come potrà sopravvivere se l’unico modo per salvarsi è trovare degli amici?

Tra manga e art déco, mostri terrificanti e seducenti streghe, il terzo capitolo della saga rivelazione del fumetto fantasy.

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DISCLAIMER: Il libro e tutto il materiale mi è stato fornito col consenso della casa editrice per fini recensionistici.

Continua l’avventura di Maika, Kippa e Ren, i nostri tre protagonisti. Dopo la parentesi marittima dello scorso volume, torniamo a paesaggi terresti, più precisamente a Pontus, rifugio per chiunque voglia fuggire dalla guerra. Da qui il titolo di questo volume.

Plot

Cosa succede esattamente? Dopo le scoperte del precedente volume, Maika approda a Pontus, ancora inseguita dalle Regine di Sangue. Pontus è famosa per essere ed essere stato un rifugio per gli Arcanici di tutto il mondo. Questo grazie a uno scudo impenetrabile che la rende inespugnabile.

Verrà chiesto proprio a Maika di azionarlo, grazie ai poteri derivati dall’avere Zinn al suo interno. Ovviamente nulla andrà come previsto ma tocca a voi leggere per sapere!

Ambientazione

Pontus rimanda alle ambientazioni già viste nel primo volume. Ci sono elementi steampunk, elementi orientaleggianti e altri dal sapore vittoriano.

Un nuovo luogo è sicuramente il campo profughi di Pontus, che conosciamo grazie alle scene di Kippa. Nel corso del volume infatti veniamo a sapere che a Pontus si sono rifugiati moltissimi della razza della piccola volpe e lei spera di poter ritrovare qui la sua famiglia.

Personaggi

In Rifugio continuiamo a conoscere sempre di più i personaggi già apparsi nei due precedenti volumi. Scopriamo, nelle prime pagine, ma non solo, nuovi particolari su Tuya. Abbiamo modo di conoscere meglio Corvin D’Oro e Vihn Nem.

Corvin D’Oro è un personaggio che ancora non sono riuscita a inquadrare completamente. Non mi fido di lui ma allo stesso tempo ha dimostrato di essere un valido alleato. Sicuramente nel quarto volume sarò in grado di inquadrarlo meglio ancora.

Un personaggio che diventa davvero importante, e soprattutto corporeo, è Zinn, il mostro che vive dentro di Maika. In questo volume riesce a distaccarsi dalla ragazza e a essere una presenza ben visibile, che le sta accanto e l’aiuta nelle sue peripezie.

Pian piano, nonostante continui a essere una presenza inquietante, il lettore inizia ad apprezzare Zinn. Potrei azzardare che si inizia anche a provare dell’affetto per lui. La stessa Kippa, in una tavola, ammetterà che il mostro inizia a fare meno paura, man mano che lo si impara a conoscere.

Stile di scrittura (e di disegno)

Rifugio. Monstress - Tavola

Rifugio parte con un flashback che vede protagoniste Maika e Tuya in un momento di intimità.

Il mondo di Monstress, nonostante i suoi orrori, è un mondo che non demonizza qualsiasi tipo di relazione amorosa, tant’è che nei vari volumi troviamo diverse scene in cui coppie dello stesso sesso sono accettate e integrate con grande naturalezza.

Continuando con la narrazione, notiamo che Rifugio, finalmente, ci permette di capire di più della trama. Ci sono meno cambi repentini, meno flashback e meno personaggi nuovi da conoscere e inserire nel grande disegno generale. Questo ci permette di tirare un sospiro di sollievo.

Non mancano comunque le scene d’azione e i colpi di scena. Le due autrici non si smentiscono e, anche qui, guerra, sangue e distruzione la fanno da padrone.

Lo stile di disegno continua a essere quello che ci ha accompagnato fino adesso. Non mancano architetture rappresentate nei minimi particolari, abiti con decorazioni preziose e mostri con aspetti spaventosi. Tutto, come sempre, viene armonizzato con grande maestria, rendendo ogni tavola una gioia per gli occhi.

I colori predominanti rimangono i gialli dorati, il verde, il blu e il rosso con una preferenza maggiore per i verdi e i grigi. Si perde un po’ il rosso. Nonostante non manchino le scene sanguinolente, ne ho notate meno del solito (o sono io che mi ci sto abituando e sto diventando insensibile?) quindi il rosso è un colore meno presente rispetto ai primi due volumi.

Tecnicamente perfetto ma c’è ancora da lavorare sulla trama.

VOTO: 3,5/5

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Prima di lasciarvi, come sempre, vi lascio il calendario dell’evento. Se vi fa piacere, andate a recuperare le recensioni delle mie colleghe!

Rifugio. Monstress - Calendario