Halloween. C’è chi festeggerà uscendo a fare il classico “Dolcetto o Scherzetto”, chi andrà in un locale e chi, come me, preferirà una serata tranquilla, a casa, in compagnia di qualche buon amico e di un film a tema.

Se anche voi appartenete a quest’ultima categoria, ecco i miei 20 consigli per la notte delle streghe, divisi per categorie.

(Spoiler Alert! Non sono un’amante dei film horror, in realtà proprio non li sopporto, quindi qui non ne troverete.)

 

ANIMAZIONE:

Nightmare Before Christmas
(Henry Selick; 1993)

Penso che tutti, almeno una volta nella vita, abbiano visto questo cult dell’animazione in Stop Motion. La sua particolarità è sicuramente quella di poter essere Halloweeniano e Natalizio allo stesso tempo. Personalmente, preferisco vederlo per questa festa e lasciarmi altri classici per il periodo natalizio.

Che dire? Tutti noi ci siamo innamorati di Jack e degli altri abitanti di Halloween. Chi non ha cantato almeno una volta le canzoni di questa memorabile colonna sonora? (Ricordiamo che, in italiano, Jack è doppiato da un magistrale Renato Zero!)

Sicuramente rimane uno delle scelte più classiche per questo periodo dell’anno!

Jack Skeletron è il capo di Halloween, villaggio abitato da mostri. Piuttosto insoddisfatto ed annoiato della sua vita e di dover continuamente dover spaventare bambini, scopre per caso nel tronco di un albero l’entrata al regno di Babbo Natale. Decide subito di mettere in atto un piano semplicissimo: rapire Babbo Natale e sostituirlo con se stesso per la consegna dei regali! Per fortuna a fianco di Jack ci sarà Sally, la bambola di pezza innamorata di lui da tempo, che lo aiuterà a risolvere tutti i guai che combinerà…

 

La Sposa Cadavere (Tim Burton; 2005)

Decisamente più recente, La Sposa Cadavere è un altro titolo realizzato in Stop Motion. Meno memorabile del precedente film, è comunque un ottimo prodotto per passare una serata in compagnia di amici, vedendo un film non troppo impegnativo.

Come racconta una leggenda popolare, nella Russia dell’Ottocento era pratica comune che gruppi antisemiti facessero irruzione durante i matrimoni di coppie ebree, rapendo e uccidendo la sposa, colpevole perché responsabile della propagazione della “razza ebraica”. La sposa, orribilmente uccisa, veniva seppellita nel suo abito nuziale. Victor, promesso sposo, si ritrova improvvisamente nella regno dei morti, dove si unisce in matrimonio con una misteriosa sposa cadavere, mentre la sua sposa vivente, Victoria, lo aspetta nel regno dei vivi. La vita nel regno dei morti si rivela più felice e gioiosa rispetto alla rigida esistenza terrena: Victor imparerà che niente e nessuno, in questo o nell’altro mondo, riuscirà a tenerlo lontano dal suo vero, grande amore.

 

Frankenweenie (Tim Burton; 2012)

Forse uno dei capolavori di questo regista che tanto mi sta a cuore. Uno dei film in Stop Motion più bello di sempre, curato in ogni suo piccolo dettaglio. Per l’occasione, Burton ha richiamato per il doppiaggio alcuni dei suoi attori preferiti tra quelli con cui ha lavorato in passato.

Come si evince dal titolo, è ispirato al classico della letteratura gotica, nato dalla penna di Mary Shelley, Frankenstein.

Frankenweenie è il racconto di un bambino Victor e del suo cane Sparky. Dopo aver inaspettatamente perso il suo adorato cucciolo, il giovane Victor sfrutta il potere della scienza per riportare in vita il suo amico, ma con qualche lieve variazione. Il ragazzo prova a nascondere la sua creazione cucita in casa, ma quando Sparky esce i compagni di scuola di Victor, gli insegnanti e l’intera città scoprono che “tenere al guinzaglio una nuova vita” può essere mostruoso.

 

Il Libro della Vita
(Jorge R. Gutierrez; 2014)

Questo lo vidi al cinema, come film di Halloween, proprio nel 2014. È un peccato che pochi conoscano questo film perché lo considero un piccolo capolavoro. Le ambientazioni, le musiche, i personaggi così colorati, potrebbero far pensare ad un film per i più piccoli ma le tematiche affrontate smentiscono fermamente questa prima impressione.

Se posso darvi un consiglio, guardatelo in lingua. Rende molto di più!

Il libro della vita è il viaggio che intraprenderà Manolo, un giovane uomo costretto a scegliere tra le aspettative della sua famiglia o il proprio cuore. Prima di scegliere quale strada prendere, si lascerà trasportare in un’avventura che coinvolge tre mondi fantastici nei quali dovrà affrontare le proprie paure. Il libro della vita, racconta infatti la leggenda di un eroe in conflitto, un sognatore che si mette in viaggio per un’epica ricerca attraverso un mondo magico, mitico e sorprendente allo scopo di riunirsi al suo unico e solo amore, la bellissima Maria, e di difendere al tempo stesso il suo villaggio.

 

La Bottega dei Suicidi
(Patrice Leconte; 2012)

Film francese, tratto dall’omonimo libro di Jean Teulé, che guarda un po’ in modo nostalgico alla tecnica del disegno tradizionale in due dimensioni. La particolarità sta nello stile di questi disegni, che danno un ché di grottesco ai personaggi ed alle ambientazioni.

È un film un po’ di nicchia, non adatto a tutti, ma che io ho trovato molto piacevole.

Una città grigia dove il sole non splende più, dove la gente è triste e rassegnata, dove non si sa se è mattina o sera, se è oggi o domani. Cosa fare allora se non suicidarsi? E se la tua vita è stata un fallimento puoi sempre fare della tua morte un successo. Basta affidarsi a professionisti, come la famiglia Tuvache ed entrare nella piccola bottega oscura! Tutto scorre nel migliore dei modi fino a quando Alan, il nuovo nato, non distrugge l’equilibrio famigliare con la sua “ingiustificata” gioia di vivere. Ironico, irriverente, sorprendente, unico nel suo genere. Dopo aver visto questo film la vostra vita non sarà più la stessa!

 

Coraline e la Porta Magica (Henry Selick; 2009)

Lo stesso regista di Nightmare Before Christmas, ed un soggetto del talentuoso Neil Gaiman, danno vita ad un altro bellissimo film, perfetto per il periodo di Halloween. La storia inquieta e diverte a momenti alterni ed i 100 minuti della pellicola passano in un soffio.

Il film narra la storia di una giovane donna che, passando attraverso una porta segreta della sua abitazione, scopre una versione alternativa della sua esistenza. Ad un primo esame, questa realtà parallela è stranamente molto simile alla sua vita reale – ma decisamente più interessante. Ma quando la bizzarra avventura inizia a diventare pericolosa, con una finta madre che fa di tutto per tenersi la “figlia” al suo fianco, Coraline può contare solo sulla forte determinazione e sul grande coraggio che la contraddistinguono – nonché che sull’aiuto di alcuni vicini e su un gatto nero parlante – per salvare i suoi genitori e alcuni bambini fantasma e tornare finalmente a casa.

 

Hotel Transylvania 1 & 2
(Genndy Tartakovsky; 2012 e 2015)

Duologia divertentissima che ho guardato con immenso piacere. Per chi ama i classici personaggi dei romanzi gotici, e non disdegna una chiave di lettura più ironica, è sicuramente un film godibilissimo. Dracula risulta essere estremamente tenero in questa versione e non si può fare a meno di adorarlo.

Benvenuti all’Hotel Transylvania, il sontuoso resort a cinque stelle di Dracula dove i mostri e le loro rispettive famiglie possono divertirsi, liberi di essere sé stessi, senza alcuna presenza umana a dar loro fastidio. Durante uno speciale fine settimana, Dracula invita alcuni dei mostri più famosi del mondo a celebrare insieme il 118mo compleanno della figlia Mavis. Tra questi, Frankenstein e consorte, la Mummia, l’Uomo Invisibile, una famiglia di lupi mannari, e tanti altri. Per Drac, intrattenere tutti questi mostri leggendari non è certo un problema, ma il suo mondo sembra sgretolarsi quando all’albergo arriva un ragazzo che si prende una bella cotta per la giovane Mavis.

 

ParaNorman
(Sam Fell, Chris Butler; 2012)

Candidato agli Oscar come miglior film d’animazione per il 2013, ParaNorman è sicuramente un titolo da guardare, meglio ancora nel periodo della festa più paurosa dell’anno. Nella pellicola ci sono infiniti richiami ai fumetti ed al cinema horror, sia quello degli anni ’60 e ’70 e sia a quello più ironico di Sam Raimi. Le melodie richiamano le suggestive di Danny Elfman (anche se il compositore qui è Jon Brion).

Un piccolo gioiellino dell’animazione da vedere cercando di individuare tutte le citazioni ai classici del genere Horror.

In ParaNorman una piccola cittadina viene assaltata dagli zombie. A chi chiedere aiuto? L’unico è Norman, l’incompreso ragazzo del posto capace di comunicare con i morti. Per salvare le sorti della sua città colpita da una maledizione secolare, Norman sarà costretto ad affrontare, oltre agli zombie, fantasmi, streghe, come se non bastasse, adulti ottusi. Ma il rischio per questo giovane in grado di entrare in contatto con i morti è quello di spingere se stesso e la sue capacità medianiche ben al di là dei confini mondani.

 

COMMEDIA:

Beetlejuice (Tim Burton; 1988)

Uno dei film più divertenti nel panorama dei film sui fantasmi. Infarcito da gag comiche che conquistano e ti fanno appassionare ed affezionare a questo film. Un altro grande cult del grande Tim Burton nel suo periodo d’oro.

In questa pellicola troviamo alcuni degli attori più amati da Tim Burton, prima del suo sodalizio con Johnny Depp, gli stessi che hanno partecipato anche alla produzione di Frankenweenie.

Adam e Barbara Maitland sono due giovani sposi di Winter River, una cittadina del Connecticut. Hanno un’accogliente casa con giardino e le loro giornate trascorrono serene finché un banale incidente d’auto non li sbalza d’improvviso in un curioso “al di là”. Si trovano ancora nella loro casa, ma la loro esistenza è comicamente incorporea. Marito e moglie ritengono comunque di poter riprendere in qualche modo le abitudini di prima, fino a che Charles e Delia Deetz – una sofisticata coppia di New York alla ricerca di tranquillità – decidono di trasferirsi a Winter River con la figlia Lydia. Ignari della presenza dei due “fantasmi”, ne acquistano la casa e la trasformano – nella struttura e nell’arredo – secondo i loro gusti e una moda astratta e impersonale.

Adam e Barbara, disturbati da tutto questo, sono costretti a rifugiarsi in soffitta. I due fantasmi architettano di spaventare i Deetz e costringerli a lasciare la casa, ricorrendo anche al malvagio Beetlejuice, specialista in magia spettrale. Ma i Deetz intravedono nelle azioni provocate dai tre “fantasmi” un’occasione d’insperata fortuna economica da sfruttare, e si apprestano a trasformare la pacifica casa dei Maitland in una specie di “parco di divertimenti ultraterreni”. La loro venale iniziativa provoca però un indiavolato scatenamento di forze terrene e ultraterrene, che va oltre ogni possibile previsione.

 

Casper (Brad Silberling; 1995)

Un classico per i più piccoli. Chi, come me, è nato a fine anni ’80 o inizio anni ’90, avrà visto questo film decine di volte. Ancora adesso, viene replicato spesso in televisione. Al suo interno possiamo trovare una giovanissima ma già talentuosa Christina Ricci. La storia è celeberrima. Esistono fumetti, serie animate ed ovviamente il film.

Il padre dell’ambiziosa Carrigan Crittenden, morendo, ha lasciato quasi tutto ad associazioni ambientaliste, tranne il castello di Whipstaff, a Friendship nel Maine, infestato da quattro fantasmi. Mentre uno di questi, il piccolo Casper, è gentile e vorrebbe fare amicizia coi vivi, i tre zii, Molla, Ciccia e Puzza, tentano di tutto per scoraggiare chiunque dall’avvicinarsi. Carrigan, visto che gli spettri mettono in fuga sia l’esorcista sia le squadre di operai chiamate per demolire l’edificio, decide di farlo disinfestare dal dottor James Harvey, uno psicologo per fantasmi, che si reca con la figlia Kat al castello dove lei fa amicizia col mite Casper.

 

Edward Mani di Forbice
(Tim Burton; 1990)

Il film che ha consacrato Johnny Depp a stella del cinema. È stato il primo film davvero memorabile di questo attore ed il primo in cui mette in atto il suo trasformismo, che l’ha portato a modificare completamente il suo aspetto per la maggior parte delle pellicole successive.

È anche il film con cui mi sono innamorata sia di Tim Burton che di Johnny Depp. Edward è così dolce, così puro per il mondo che non si può far altro che adorarlo. Ed è proprio questa sua dolcezza, in contrasto con il suo aspetto mostruoso, il tema centrale del film. È più mostruoso chi solamente lo sembra o chi, al proprio interno, è vuoto, superficiale e manipolatore?

Peggy Boggs, rappresentante di cosmetici in cerca di clienti, si reca nel sinistro castello in stile gotico situato ai margini del centro residenziale in cui vive, e vi trova uno strano giovane, pallido e spaurito, che al posto delle mani ha delle cesoie. Questi vive solo, dopo la morte improvvisa del suo inventore-padre, avvenuta prima che potesse applicargli le mani e la sua imperfezione gli causa gravi difficoltà. Peggy, impietosita, lo porta nella sua casa, per farlo vivere con la sua famiglia, composta dal marito Bill, dal figlio adolescente Kevin, e dalla figlia Kim.

Lo strano ospite desta subito la curlosità delle pettegole amiche di Peggy, che se lo disputano, attratte morbosamente dalla sua “diversità”, e entusiaste dei mirabili lavori che Edward è capace di fare con le sue forbici: tagliare gli alberi e i cespugli in originali forme di creature umane o di animali, tosare i cani e realizzare per le signore eleganti pettinature.

 

Frankenstein Jr. (Mel Brooks; 1974)

Un capolavoro della commedia, con un indimenticabile Gene Wilder. Uno dei film più esilaranti della storia del cinema. Un film che non può non essere visto almeno una volta nella vita. Alcune delle sue scene sono diventate iconiche, citate ed usate in altri prodotti, sia pubblicitari che cinematografici e televisivi. (Avete presente la celebre scena del “Si può fare!“?) Se non vi è ancora capitato di vederlo, fatevi un favore… Guartatelo! Ve ne innamorerete e finirete per cercare altri film di questo regista. (Io vi suggerisco Robin Hood, un Uomo in Calzamaglia!)

Il giovane barone di Frankenstein, erede di un’antica famiglia mitteleuropea, è un appassionato di ricerche scientifiche. Un giorno egli scopre un fluido magnetico grazie al quale, innestando un nuovo cervello in un uomo morto, lo si richiama in vita. Trafugato un cadavere gigantesco e un cervello di essere anormale, il giovanotto effettua l’esperimento e produce un “mostro”. Naturalmente la nuova creatura semina, non appena si muove, terrore e morte; è, tuttavia, vulnerabile nei suoi sentimenti perché incline alla compassione e, soprattutto, all’amore. Le cento avventure porteranno il Mostro a divenire un borghese marito di Elizabeth, ex fidanzata del giovane scienziato; d’altra parte, porteranno a nozze anche il giovane Von Frankenstein con l’assistente Inga.

 

Hocus Pocus (Kenny Ortega; 1993)

Uno dei classici Disney per eccellenza. Quando ero piccola, era il film da guardare per forza in questo periodo. Se volete ritrovare il sapore della vostra infanzia, potrebbe essere un titolo perfetto per la vostra serata. Perfetto anche se fra di voi ci sono dei piccoli cinefili in erba.

Certo, gli effetti speciali sono quel che sono e la trama è studiata per i più piccoli ma è perfetto per chi vuol provare un po’ di nostalgia per il secolo scorso.

Nella migliore tradizione dei classici della commedia Disney, tre streghe vissute nel XVII secolo tornano ai giorni nostri per far fuoco e fiamme – in quel di Salem nel Massachusetts – nel momento in cui i loro inquieti spiriti vengono accidentalmente evocati nella notte di Halloween. Accusate di stregoneria e bandite trecento anni prima, le tre diaboliche fattucchiere avevano sempre sperato di poter tornare. Quel giorno è giunto ed il satanico trio si mette all’opera, gettando scompiglio con effetti comici devastanti.

 

MUSICAL:

The Rocky Horror Picture Show
(Jim Sharman; 1975)

Uno dei musical più belli ed iconici della storia. Tim Curry, attore versatile e sempre convincente, è
S-P-E-T-T-A-C-O-L-A-R-E!

Nonostante non sia stato molto apprezzato alla sua uscita, questo musical è riuscito ad entrare nel cuore dei suoi spettatori col passare degli anni tant’è che ancora oggi, a distanza di 42 anni, viene ancora citato in film e serie tv. Chi ricorda il bellissimo episodio tributo di Glee? (Era, per l’esattezza, il quinto episodio della seconda stagione.)

Brad e Janet, una giovane coppia, sono in viaggio diretti dal loro professore universitario, il dottor Scotto, quando la loro auto si arresta per un guasto. I due cercano aiuto e casualmente bussano alla porta del castello dottor Frank-N-Furter. Questi è un extraterrestre, arrivato sulla terra per dare vita al mostruoso Rocky Horror. L’essere cerca di circuirli e svela loro alcuni segreti sconosciuti al genere umano. Arriva anche il professor Scott, che è alla ricerca di suo nipote Eddie. Chi riporterà l’alieno alla ragione?

 

Sweeney Todd (Tim Burton; 2008)

Il primo musical di Johnny Depp con un Jamie Campbell Bower alla sua prima apparizione sul grande schermo ed un perfetto Alan Rickman nella parte del giudice Turpin, il nemico del personaggio di Depp e motivo della sua sanguinosa vendetta.

È il primo film in cui Johnny Depp ed Helena Bonham Carter recitano spalla a spalla come protagonisti (anche se c’era stata la parentesi de La Fabbrica di Cioccolato, in cui la Bonham Carter impersonava la madre del protagonista) ed è il film che da il via al sodalizio del trio Burton – Depp – Bonham Carter, purtroppo non sempre ben riuscito. Questa però è una delle volte in cui ha funzionato ed anche divinamente. Nonostante non sia horror, la pellicola mette addosso un’inquietudine che, in alcuni momenti, fa provare quel brivido lungo la schiena che spesso si cerca durante la notte di Halloween.

Accusato di un crimine che non ha commesso, Benjamin Barker viene imprigionato oltreoceano: l’uomo però giura vendetta per questa ingiustizia e soprattutto per le disastrose conseguenze che il suo arresto ha avuto sulla moglie e la figlia. Evaso di prigione, Barker torna a Londra assumendo l’identità di Sweeney Todd ed apre una bottega di barbiere sopra il malfamato negozio di torte salate della signora Lovett. Con l’aiuto di quest’ultima, Sweeney Todd cercherà di vendicarsi di coloro che lo hanno accusato ed imprigionato: su tutti il giudice Turpin, che nel frattempo esercita la patria potestà sulla figlia di Todd, Joanna.

 

HORROR:
Come già detto, non amo il genere horror in stile Paranormal Activity, Saw, It ed affini ma questi film, di cui sto per parlarvi, vengono catalogati come tali, anche se di horror, in realtà, hanno solo i personaggi della letteratura gotica del XIX secolo.

Il Mistero di Sleepy Hollow
(Tim Burton; 1999)

La celebre storia del cavaliere senza testa scritta da Washington Irving. Protagonista della storia è un giovane ed affascinantissimo, nonostante la sua adorabile goffaggine, Johnny Depp. Ritroviamo anche Christina Ricci nei panni della bella Katrina.

Nonostante non sia da considerarsi un horror come quelli elencati poco sopra, ammetto che il cavaliere senza testa portato sullo schermo da Christopher Walken è riuscito davvero a spaventarmi in passato, quando da ragazzina vedevo questo film con gli occhi ingenui dei primi approcci al genere.

In Il Mistero di Sleepy Hollow, Johnny Depp veste i panni di Ichabod Crane, un poliziotto eccentrico e scrupoloso con un modo tutto suo di risolvere i casi. I suoi metodi vengono messi alla prova quando i suoi superiori lo mandano nel piccolo villaggio di Sleepy Hollow per indagare su una serie di delitti, presumibilmente compiuti da un cavaliere senza testa.

 

La vera storia di Jack lo Squartatore (Albert HughesAllen Hughes; 2001)

Di nuovo Johnny Depp. So di essere ripetitiva, mi spiace, ma è il mio attore preferito e c’è poco da fare, molti dei suoi film sono perfetti per l’occasione!

In questa pellicola interpreta un ispettore sulle tracce del più famoso serial killer di fine XIX secolo. Le atmosfere cupe e la sensazione di pericolo che accompagna lo spettatore durante la visione del film, rende perfetta questa pellicola per la notte di Halloween.

Incarna la paura e il male. La prima star giornalistica del ventesimo secolo, resta il più famoso ed enigmatico serial killer della storia. Jack Lo Squartatore commise a Londra, nell’autunno del 1888, cinque efferrati, ritualistici omicidi in sole dieci settimane, creando così una delirante atmosfera di pettegolezzi, chiacchiere e terrore. Non è mai stato arrestato.

 

Dracula di Bram Stoker
(Francis Ford Coppola; 1992)

No, non è l’ennesimo film di Tim Burton o con Johnny Depp (anche se spesso, chi non è particolarmente appassionato di cinema, confonde il protagonista, Gary Oldman, con Depp).

Questo film, come ci viene detto dal titolo, segue le vicende del celebre classico della letteratura gotica che vede come protagonista il conte Vlad. Ha un che di poetico e di tragico l’amore provato dal conte per la moglie, che egli rivede nella giovane Mina. Ho sempre trovato questa storia bellissima e merita a pieno diritto di essere in questo elenco.

Per la falsa notizia della sconfitta e morte sul campo di Vlad III, la moglie Elisabetta si suicida lanciandosi dall’alto di una roccia. Il condottiero, folle d’ira e di dolore, giura vendetta contro l’Onnipotente, resta “non morto per sempre”, ambizioso di potere, assetato del sangue di cui si nutre, lussurioso e ancora vivo, nella secolare leggenda di Dracula. Nella Londra vittoriana si sposta in caccia della donna eletta, per azzannarla al collo, travolgerla in un turbine di sangue e di eros, farle assaporare il gusto del potere e trasmetterle la vita eterna sulla terra. Dapprima seduce Lucy poi Mina medesima. Mina a detta di lui, assomiglia prodigiosamente alla defunta Elisabetta, Lucy è presto perduta.

 

Frankenstein di Mary Shelley (Kenneth Branagh; 1994)

Ci sono diverse versioni di Frankenstein fra cui scegliere ma ho preferito inserire questa, diretta e recitata da uno dei pilastri del cinema inglese. Kenneth Branagh è sicuramente un attore a cui dare una possibilità, sempre in caso non doveste conoscerlo. (Se volete vederlo in qualcosa di più recente, potete trovarlo in Assassinio sull’Orient Express in uscita a Dicembre. Ne ho parlato qui.)

1974. Il capitano Walton, in rotta per il Polo Nord, incontra sulla banchisa un uomo allo stremo: è Victor Frankenstein, scienziato svizzero, che gli narra la sua storia, come abbia trascorso un’infanzia felice a Ginevra, interrotta dalla perdita della madre, morta nel dare alla luce il fratellino William. Innamorato della sua sorella adottiva Elizabeth, che lo ricambia, Victor si reca a Ingolstadt alla facoltà di medicina dove fa amicizia col collega Henry Clerval e col vecchio docente Waldman, che tenta invano di dissuaderlo dall’obiettivo che lui stesso ha già sfiorato: la creazione di un essere vivente.

 

 

Dracula Untold (Gary Shore; 2014)

Ultimo ma non ultimo, un film che molti hanno criticato e che purtroppo ha avuto poco successo. Nonostante questo, lo trovo piacevole e vorrei davvero un seguito.

È una rivisitazione di Dracula, in cui viene mostrato un lato inedito di questo celebre personaggio. Vediamo il guerriero, il padre di famiglia, il marito affettuoso e l’uomo impaurito dal potere ignoto di cui entra in possesso.

Il giovane principe Vlad guida la carica per respingere i tentativi dell’impero Ottomano di utilizzare la Romania come un punto d’appoggio per conquistare il resto d’Europa. In un momento di disperazione, Vlad sale su una montagna dove risiede un oscuro potere magico con la speranza di trovare qualcosa che tenga a bada le orde turche. Quel potere lo aiuta a sconfiggere i turchi, ma questo avviene pagando il prezzo della sua trasformazione in una creatura della notte.

 

Fatemi sapere se voi conoscete o amate qualche altro film di Halloween e se ne vedrete qualcuno di quelli elencati qui!