Ciao Collezionisti! Torno con un nuovo consiglio telefilmico!

Parliamo di un’altra serie tv, anch’essa targata Netflix e di nuovo tratta da un libro. Sto parlando di Girlboss che ha fatto il suo debutto il 21 Aprile 2017.

Sophia è una ragazza ribelle che si rifiuta di attenersi alle regole. Odia l’idea di entrare nella società degli adulti, in cui tutti diventano un piccolo ingranaggio di un qualcosa di più grande. Vuole vivere seguendo le sue regole. Appassionata di vestiti vintage, decide di aprire un negozio online, diventando così un’improbabile imprenditrice. Fra scontri con colleghi del settore, disavventure e l’amore, seguiamo i primi due anni della sua vita da imprenditrice.

È una comedy. Sia la lunghezza degli episodi che le atmosfere sono molto diverse da quelle di altre serie a cui ci siamo abituati. Anche i personaggi sono molto più scanzonati e sconclusionati. Sophia è disordinata, distratta, indecisa sul futuro ma con un carattere forte e con delle idee molto chiare su cosa non vuole assolutamente fare. Annie, la sua migliore amica, è molto simile a lei. Gli altri personaggi che ruotano attorno a loro sono squinternati e sconclusionati quanto loro. Gli unici che risultano più equilibrati sono i ragazzi delle due amiche ma sfortunatamente vengono relegati a quel ruolo con poche possibilità di risalto.

Personalmente non ho amato molto questa caratterizzazione. Per quanto le paure di Sophia fossero anche le mie, e quelle di molti altri ragazzi della nostra età, non riuscivo ad empatizzare con lei per via del suo carattere estremo. Lo stesso con gli altri personaggi della serie. Gli unici con cui sono riuscita a creare un legame sono stati proprio Shane e Dax, per quanto siano stati non molto presenti.

Altra nota negativa è sicuramente l’aver relegato tutto il processo di creazione a poco più di qualche taglio con la forbice, qualche foto e la ricerca dei vestiti. Avrei voluto vedere qualcosa in più. In fondo, il libro da cui è tratta questa serie, #Girlboss di Sophia Amoruso ed edito da Sonzogno, è un’autobiografia in cui l’autrice ed imprenditrice da dei preziosi consigli su come creare la propria impresa di successo.

Questa serie ha però anche dei lati positivi. Sicuramente il primo è l’ambientazione. San Francisco ed i suoi colori fa da padrona in questa serie. Sophia ama la sua città e le chiede anche consiglio in un momento molto importante della sua storia. Per chi, come me, ama la California e sogna di andare a visitare questa meravigliosa città, non può che apprezzare il ritratto che ce ne viene fatto.

Un altro fattore positivo è quel tocco nostalgico che ci fa tornare indietro di circa dieci anni. Troviamo i pantaloni a zampa d’elefante, che tanto andavano di moda in quegli anni, The O.C., MySpace e l’assenza dei social network che al giorno d’oggi accompagnano la nostra vita. Per quanto riguarda The O.C., ci sarà un parallelismo divertentissimo che vi farà, se non ridere, almeno sghignazzare.

Altro punto a favore è la Soundtrack. Accompagna perfettamente le avventure di Sophia e ci aiuta a sentire l’atmosfera di questa San Francisco di metà anni 2000.

La consiglio a chi ama i personaggi inusuali, a chi ama l’America e l’idea del sogno americano ed a chi, come me, prova un po’ di nostalgia per il periodo della propria adolescenza.

CONSIGLIATO: Nì
VOTO: 2/5

Per altri consigli telefilmici: http://lacollezionistadifandom.altervista.org/category/consigli/consigli-telefilmici/