DISCLAIMER: Il libro e tutto il materiale mi è stato fornito col consenso della casa editrice per fini recensionistici.

Buongiorno, Collezionisti!
Eve, Ana, Kaia, Zara, Zel, Nia e Yumi vi danno il benvenuto nel Regno! Immagino che vi stiate chiedendo di cosa io stia ciarlando! Scopritelo dopo la scheda del libro!

Review Party - The Kingdom di Jess Rothenberg - Copertina

The Kingdom

Jess Rothenberg

In uscita il: 16/04/2019

€ 16,00

Voli virtuali negli universi dei propri libri preferiti. Nuotate in compagnia delle sirene. Safari tra elefanti a strisce e purosangue dalle ali di farfalla. Questo e molto altro diventa possibile quando si varcano i cancelli del Regno, il parco a tema più straordinario di tutti i tempi. Ma l’attrazione principale sono loro: le sette principesse androidi create per intrattenere i visitatori. Sempre bellissime, sempre sorridenti, sempre pronte a trasformare i sogni in realtà. Ana, una delle predilette dal pubblico, ama la vita nel Regno. La felicità delle famiglie che accoglie ogni mattina all’ingresso è la sua felicità.

Tutto cambia, però, quando Ana incontra Owen. Owen, il ragazzo dagli occhi color cioccolato che lavora nello zoo del parco, è il primo umano che non la tratta come una macchina, il primo che le fa provare un’emozione non contemplata dagli ingegneri che hanno programmato i suoi circuiti: l’amore. E quando Owen sparisce nel nulla, lasciandosi dietro solo un braccialetto carbonizzato, la favola si trasforma in incubo. Accusata di omicidio, Ana si ritrova a combattere per la sua stessa vita, e scopre che nello scintillante Regno che ha sempre chiamato casa niente è come sembra…

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The Kingdom di Jess Rothenberg

Sono sempre stata piuttosto “chiacchierona” quando si tratta di fare una recensione ma ho paura mi sarà impossibile riuscire a scrivere come le altre volte. Non perché il libro non mi sia piaciuto ma perché mi sono trovata davanti a uno Young Adult atipico, pieno di colpi di scena e spoiler fin dalle prime pagine. È davvero impossibile approfondire questo romanzo senza rischiare di far trapelare qualcosa che possa rovinare la lettura. Proprio per questo motivo, tenterò di restare il più possibile sul vago e, proprio per questo motivo, mi scuso con voi se questa recensione risulterà più corta del solito.

Di cosa parla The Kingdom? Parla di un parco tematico, un parco che, fin dall’inizio, ricorda Disneyland. Ci sono le principesse e ogni sogno può diventare realtà ma tutto è molto più avanzato. Le principesse infatti non sono umane ma ibridi: androidi creati per soddisfare le richieste dei visitatori del parco e creare quella magia, di cui tanto ha bisogno un luogo di questo tipo. Le sette Fantasiste, così sono chiamate le principesse, sono tutte diverse fra loro. Hanno etnie differenti e rappresentano la bellezza di ogni cultura del mondo.

Noi seguiamo le vicende dal punto di vista di Ana, una delle preferite del pubblico. Conosciamo attraverso di lei le altre Fantasiste e il Regno. Attraverso i suoi occhi scopriamo che il luogo che lei chiama casa è in realtà una gabbia dorata, che lei e le sue sorelle, così chiama le altre sei principesse, vivono all’interno di un mondo distopico creato su misura per loro.

Il Regno non è un luogo sicuro e pieno di gioia come vogliono far credere e tutto inizierà a cambiare quando Ana inizierà a sviluppare una sua coscienza, una sua anima. Proprio come in Westworld, si presenta un’anomalia che porta pian piano la protagonista a rendersi conto di cosa davvero la circonda, di come in realtà lei e le sue sorelle siano prigioniere all’interno delle alte mura del Regno, prigioniere delle rigide regole a loro imposte, prigioniere degli insegnamenti inculcategli, prigioniere della loro stessa programmazione.

Non posso spingermi più avanti di così o potrei davvero dire troppo sulla trama.

Oltre ad Ana e alle sue sorelle, conosciamo Owen, un ragazzo che lavora nel Regno. È un personaggio molto interessante, che ho apprezzato particolarmente perché nettamente in contrapposizione con gli altri umani impiegati all’interno del parco. Owen è un ragazzo gentile, premuroso, protettivo ma nasconde un segreto che scopriremo assieme alla nostra protagonista.

Stile di scrittura

Ho apprezzato molto lo stile di Jess Rothenberg. Ha strutturato il suo romanzo con continui salti fra presente e futuro, molti capitoli sono articolati come trascrizioni di deposizioni. Tutta la storia viene pian piano mostrata ma sempre a pezzi, come un puzzle che noi dobbiamo riuscire a ricostruire. Nonostante io non sia una grande lettrice di gialli, ho apprezzato molto questa scelta.

Nelle parti ambientate nel passato, quelle più narrative, lo stile è piacevole, semplice e scorrevole. Riesce con grande semplicità a spiegarci un mondo così lontano da quello che ci appartiene. Solo l’inizio può risultare difficoltoso, per via del tempo necessario ad “ambientarsi”, ma poi non si riscontrano più difficoltà nella lettura di questo romanzo.

L’autrice è stata molto brava anche a creare un senso di angoscia perenne per via della consapevolezza di essere sempre osservati. Le Fantasiste lo dicono sempre. Parlano in continuazione delle telecamere sparse per il parco, sempre pronte a vigilare su di loro. Loro stesse sono telecamere da cui i supervisori possono osservare ogni loro movimento, possono giudicarle e decidere se denunciare qualche loro anomalia.

Citazioni – Riferimenti

Durante la lettura, ho scovato tantissimi riferimenti alla cultura pop e distopica. Non che questo renda meno originale il romanzo. Lo rende anzi più interessante perché questi elementi vengono rielaborati all’interno di The Kingdom per farli calzare meglio sulla storia che ci sta venendo raccontata.

Come già detto in precedenza, la prima cosa che salta agli occhi è la somiglianza del Regno a Disneyland. Le aeree tematiche, le principesse, le parate, il castello delle principesse, i fuochi d’artificio, un luogo magico dove si ha l’impressione che ogni desiderio, ogni sogno, possa diventare realtà.

Ok, ora mi prenderete in giro, lo so!
Dopo Disneyland, mi è sembrato di trovarmi in un film di Barbie. Queste bellissime ragazze, di etnie differenti, dotate tutte di grazia, bellezza, buon cuore, canterine, ballerine e dai vestiti colorati, confezionati con stoffe pregiate, mi hanno fatto pensare a Barbie e a tutti i personaggi collaterali che l’accompagnano nei vari film a lei dedicati.

Ovviamente entra prepotentemente in campo Westworld, serie della HBO, da cui sono riprese sia l’idea degli androidi, sia quella della creazione di una propria coscienza da parte di essi. Anche in quel caso c’era un parco tematico ma totalmente a tema Far West. Sempre da Westworld, anche se in maniera differente, è ripreso anche il salto temporale e della lenta scoperta di tutta la storia attraverso piccoli indizi da unire fra di loro.

Durante la lettura ho notato anche un riferimento a Il racconto dell’ancella di Margaret Atwood soprattutto nella figura di Mamma, che mi ha ricordato tantissimo Zia Lydia anche se sicuramente meno sadica del personaggio della Atwood. Anche la rigida etichetta che le Fantasiste devono seguire mi ha ricordato le regole che devono essere rispettate dalle ancelle. Le formule di saluto, il dover comportarsi in modo opportuno al loro ruolo, seguendo quasi un copione.

Nonostante il gran numero di riferimenti anche ad altre opere, questo romanzo non dà l’idea di già visto ma anzi risulta come una boccata d’aria fresca nel panorama degli Young Adult.

Per concludere, posso dirvi che questo romanzo non vi deluderà e anzi vi terrà piacevolmente compagnia per qualche ora. Non so se questo romanzo sia autoconclusivo o meno ma spero vivamente in un sequel. Per quanto abbia una fine ben strutturata, trovo che una duologia potrebbe soddisfare maggiormente la curiosità del lettore.

Un romanzo particolare, che si legge in un soffio.

VOTO: 5/5

Review Party - The Kingdom di Jess Rothenberg

Questo evento è in collaborazione con la Gilda delle Blogger. Vi invito a passare da tutti i partecipanti per leggere anche le loro impressioni su questo romanzo! Vi lascio qui il banner con i nomi di tutti i blog partecipanti!

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