Buongiorno, Collezionisti!
Ho saltato questa rubrica per un po’ di tempo ma voglio comunque recuperare facendovi vedere quali sono state le mie letture di quest’anno fino a questo momento.
Il post dedicato a Gennaio e Febbraio 2018, lo potete trovare a questo link.
Marzo 2018
1. Fangirl di Rainbow Rowell.
Approdata all’università, dove la sua gemella Wren vuole solo divertirsi tra party, alcool e ragazzi, la timidissima Cath si trova sola per la prima volta e si rinchiude nella sua stanza a scrivere la fanfiction di cui migliaia di fan attendono il seguito. Ma una compagna di stanza scontrosa con il suo ragazzo carino che le sta sempre intorno, una professoressa di scrittura creativa che pensa che le fanfiction siano solo un plagio, e un affascinante aspirante scrittore che vuole lavorare con lei, obbligheranno Cath ad affrontare la sua nuova vita…
Questo libro l’ho letto in inglese principalmente per esercitare la lingua ma l’ho molto apprezzato anche a livello di storia. All’inizio ho faticato ad apprezzarlo ma poi me ne sono innamorata. Presto leggerò sicuramente altro di questa autrice.
Vi lascio qui e qui i link dei due Preferiti del Mese in cui parlo brevemente di Fangirl.
VOTO: 4,5/5
2. Amore, Orgoglio e Pregiudizio di V. Giorgi, L. Randazzo e P. Gianinetto
In occasione del bicentenario di Orgoglio e Pregiudizio, tre autrici ci raccontano tre storie d’amore diverse, ma con qualcosa in comune: sono tutte ispirate (più o meno liberamente) al grande romanzo di Jane Austen, che compie ben duecento anni, ma non li dimostra affatto.Tre racconti, dunque, e tre protagonisti: Gemma, scrittrice di romance che, invitata a Chawton per le celebrazioni in onore di Orgoglio e Pregiudizio, conosce l’arrogante Mr Alexander nel racconto First Impressions di Viviana Giorgi; William, figlio di Darcy e Lizzy, innamorato di Erin, nel racconto di Laura Randazzo Per onore e per amore; e infine Katherine che, nel racconto Negli occhi del drago di Paola Gianinetto, disprezza, ma è anche attratta dal bellissimo e ricchissimo Edward. Tre storie d’amore da non perdere per immergersi nelle atmosfere “austeniane” e lasciarsi trasportare dall’immaginazione. Perché, come dice Mr Darcy: «L’immaginazione femminile è velocissima: balza in un attimo dall’ammirazione all’amore, dall’amore al matrimonio».
Non posso nemmeno descrivervi la profonda delusione provata quando quel che mi sono trovata davanti non era assolutamente ciò che mi aspettavo. Le storie erano scritte bene, niente da eccepire da quel punto di vista ma non ho ritrovato in alcun modo le emozioni lasciatemi da Orgoglio e Pregiudizio, non ho visto profondità in quei racconti. Sembravano tre racconti Harmony spacciati per qualcosa di più.
Credo sia la seconda peggior lettura dell’anno fino a questo momento.
VOTO: 0,5/5
Aprile 2018
1. Chiamami col tuo nome di André Aciman
Vent’anni fa, un’estate in Riviera, una di quelle estati che segnano la vita per sempre. Elio ha diciassette anni, e per lui sono appena iniziate le vacanze nella splendida villa di famiglia nel Ponente ligure. Figlio di un professore universitario, musicista sensibile, decisamente colto per la sua età, il ragazzo aspetta come ogni anno “l’ospite dell’estate, l’ennesima scocciatura”: uno studente in arrivo da New York per lavorare alla sua tesi di post dottorato. Ma Oliver, il giovane americano, conquista tutti con la sua bellezza e i modi disinvolti. Anche Elio ne è irretito. I due condividono, oltre alle origini ebraiche, molte passioni: discutono di film, libri, fanno passeggiate e corse in bici. E tra loro nasce un desiderio inesorabile quanto inatteso, vissuto fino in fondo, dalla sofferenza all’estasi. “Chiamami col tuo nome” è la storia di un paradiso scoperto e già perduto, una meditazione proustiana sul tempo e sul desiderio, una domanda che resta aperta finché Elio e Oliver si ritroveranno un giorno a confessare a se stessi che “questa cosa che quasi non fu mai ancora ci tenta”.
Mi è piaciuto decisamente di più del film anche se comunque mi ha lasciato con l’amaro in bocca. Anche nel libro manca qualcosa anche se ancora non so bene cosa avrei voluto trovarci dentro. In ogni caso, nonostante sensazioni e sentimenti contrastanti provati durante la lettura, il libro ne esce vincente con un bel punteggio ed un bel ricordo impresso nella mia mente.
VOTO: 4/5
Maggio 2018
1. La profezia dell’armadillo e Un polpo alla gola di Zerocalcare
Devo ammettere che sono rimasta abbastanza delusa. Non so, forse avevo delle aspettative troppo alte ma non mi ha colpita come tutti invece mi dicevano.
Ho anche poco da dire su questi fumetti perché effettivamente non mi hanno lasciato molto. Nessuna emozione e nessun desiderio di continuare con i prossimi nell’immediato. Chissà, forse in futuro potrei dargli una seconda possibilità ma per ora mi fermo qui.
In ogni caso, li considero due volumi senza difetti. Insomma, il classico prodotto senza infamia e senza lode che si porta a casa la sufficienza.
VOTO: 3/5
2. Lonely Souls. Le streghe di New Orleans di Andrea Romanato
Il protagonista è un ragazzo newyorchese, Erik Crane, che si ritrova mezzo morto dopo aver subito un’aggressione da parte di alcuni individui nel tentativo di salvare una ragazza. Quest’ultima gli sussurra delle parole incomprensibili e lui sviene. Quando si risveglia si rende conto di essere nel corpo di una ragazza di nome Evaline e che si trova a New Orleans.
Un anno dopo, tornando a casa da lavoro, aiuta un’altra ragazza da un aggressore maniaco armato di machete. Quell’incontro e quella ragazza segneranno per sempre la vita di Erik, trascinato sempre di più nel mondo segreto delle streghe e delle loro sanguinose leggi.
Purtroppo lo considero uno dei libri peggiori mai letti nella mia vita e sicuramente il libro peggiore dell’anno assieme a Amore, Orgoglio e Pregiudizio, letto a Marzo. Mi spiace tantissimo per l’autore ma non sono riuscita nemmeno a finirlo.
VOTO: 1/5
3. L’estate delle coincidenze di Ali McNamara
È una magnifica estate e Ren Parker è a caccia: il suo lavoro, infatti, è quello di scovare in giro per l’Irlanda la casa perfetta per un cliente molto esigente. La sua ricerca la porta fino alla costa occidentale dell’isola, nella piccola città di Ballykiltara. Qui sorge Welcome House, un piccolo gioiello. C’è solo un problema: nessuno ha idea di chi sia il proprietario. Quella casa è una sorta di leggenda per gli abitanti della cittadina. La sua porta è sempre aperta per chi ha bisogno di un tetto e non mancano mai scorte di cibo per i poveri o chiunque passi per una sosta. Mentre Ren indaga sulla proprietà, per capire come avviare una trattativa, comincia a immergersi nella storia e nei racconti che circondano la vecchia casa, aiutata da Finn, l’affascinante gestore dell’albergo in cui alloggia. Riuscirà a scoprire il segreto della misteriosa Welcome House?
È stata la lettura con cui ho chiuso Maggio e non avrei potuto chiedere di meglio.
VOTO: 4,5/5
Queste sono le mie letture fra Marzo e Maggio 2018. Non ho letto molti libri, come sempre, però è sicuramente un miglioramento rispetto alle letture dei due mesi precedenti.
Quali sono state le vostre letture? Fatemelo sapere qui sotto con un commentino!