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“Felici Hunger Games e possa la fortuna essere sempre a vostro favore!”

Gli Hunger Games Letterari sono finiti, gli sponsor hanno portato alla vittoria Jay Kristoff, il favorito di questa edizione, appartenente al Distretto 10. Ma cosa sono gli Hunger Games Letterari? Se ve li foste persi, sono stati un evento social in cui 12 blog si sono uniti per rendere omaggio alla saga di Suzanne Collins. Per il decimo anniversario della serie, abbiamo pensato di ricreare appunto gli Hunger Games protagonisti della storia. 25 autori, scelti a sorte da una rosa di 240 autori divisi per genere e distretto, si sono sfidati in diverse sfide. Gli sponsor e i lettori hanno votato i loro preferiti fino a portarne uno solo alla vittoria.

Nel post conclusivo dell’evento, in mano ad Aleksandar di Sogno tra i libri, troverete tutto spiegato meglio! In ogni caso, se voleste dare un’occhiata, vi lascio i link di Facebook e Instagram dove troverete tutto!

Distretto 8

Distretto 8

La vostra collezionista è stata estratta per essere la rappresentante del Distretto 8. Nei nostri giochi letterari era il distretto dei Classici, con tributi William Shakespeare e Marguerite Yourcenar (qui trovate i post sul Distretto 8 e quello di Presentazione!), ma nella saga di Suzanne Collins, il Distretto 8 si occupa della produzione tessile e dell’abbigliamento.

È uno dei distretti più poveri di Panem e si presenta come un luogo urbanizzato, la cui aria è contaminata dai fumi industriali. Non c’è traccia di vegetazione e gli abitanti vivono ammassati in case popolari. Non ha dei tributi famosi di cui parlare ma è il primo distretto di Panem a ribellarsi a Capitol City. Prende posizione contro la politica del Presidente Snow e si schiera a favore di Katniss, la ormai Ghiandaia Imitatrice simbolo della rivolta.

Distretto 8 - Rivolta

Il personaggio più famoso di questo distretto è il Comandante Paylor, capo delle truppe ribelli. La vediamo per la prima volta quando Katniss va al Distretto 8 per registrare un filmato di propaganda. Katniss la incontrerà di nuovo nella villa del Presidente Snow, abitata ormai dai ribelli. La Paylor diventerà il nuovo presidente di Panem due giorni dopo l’uccisione della Presidentessa Alma Coin per mano di Katniss.

Del Distretto 8 conosciamo anche Bonnie e Twill, due ragazzi in fuga verso il Distretto 13. Incontrano Katniss nella casa nei boschi che aveva trovato il padre quando era piccola. I due sono riusciti a fuggire dal distretto sfruttando il caos dovuto alla rivolta e due uniformi da pacificatori.

L’hanno fatto perché nel pass pro utilizzato da Capitol per spaventare i distretti, si poteva notare l’ala di una ghiandaia imitatrice e questo ha fatto loro pensare che il distretto 13 non fosse stato realmente distrutto, ma che sia invece la base dei ribelli.

Hunger Games e i Reality Show

Gli Hunger Games, nella realtà della trilogia, sono un reality show dove 24 ragazzi, fra i 12 e i 18 anni si sfidano fra di loro in una lotta all’ultimo sangue che porterà alla vittoria di uno solo di loro.

Forse non tutti sanno che l’idea di Hunger Games è nata da un momento di zapping dell’autrice. La Collins infatti ha iniziato a pensare a Hunger Games vedendo a intermittenza immagini di reality show e le immagini di guerra nei telegiornali. L’autrice è rimasta stupita da come si passasse da qualcosa di frivolo come i reality a qualcosa di terribile come le guerre, la fame, la morte con così grande naturalezza.

Ecco quindi che questa tematica si fa strada nella sua trilogia. Già il nome della nazione, Panem, rimanda a Panem et circenses, letteralmente “pane e giochi circensi“, che rimanda alla pratica romana di sedare il malcontento del popolo con distrazioni e la donazione una piccola parte di cibo per la loro sussistenza.

74th Hunger Games

Tutta questa dinamica viene spiegata molto meglio da Sara nella sua tappa sulla Mietitura. Vi lascio qui il link, così che possiate andare a leggere!

Durante il corso della serie, vediamo come gli Hunger Games, per gli abitanti di Capitol City, siano una festa, una ricorrenza aspettata mentre per gli abitanti dei distretti sia una condanna a morte e un destino avverso a cui piegarsi. I più poveri vanno a morire nell’arena mentre quelli che vivono circondati dall’agio, in una città pacifica, si godono lo spettacolo quasi non rendendosi conto di quel che succede al di fuori dei loro confini.

Pian piano inizia la rivolta, gli Hunger Games lasciano spazio alla vera guerra, ai combattimenti per le strade ma anche in quel caso viene tutto ridotto a un crudele reality per mantenere la fedeltà degli abitanti di Capitol. Si sfruttano i prigionieri, si confezionano interviste e filmati su misura per mantenere quell’ordine dato da un reality crudele.

75th Hunger Games

Ricordiamoci infatti come Peeta venga sfruttato più volte, dopo la sua cattura nei settantacinquesimi Hunger Games, in interviste create a tavolino, in cui Ceasar Flickerman, dietro istruzioni del Presidente Snow, pone domande di un certo tipo, apposta per avere le risposte desiderate. Peeta viene anche sottoposto al lavaggio del cervello attraverso le punture degli aghi inseguitori, portandolo pian piano a perdere la vera percezione della realtà.

Allo stesso tempo, dal Distretto 13 arriva il contrattacco a suon di pass pro in cui Katniss mostra gli orrori della guerra. Il Distretto 8 distrutto da un attacco di Capitol, il Distretto 12 distrutto subito dopo la fuga di Katniss dagli Hunger Games. Finnick invece parla della corruzione che dilaga a Capitol. Tutti i segreti più inconfessabili e di come si potesse entrarne in possesso vengono mostrati in tutta Panem.

Capitol City war

La guerra, in Hunger Games, continua a seguire questo aspetto di Reality Show. La stessa Katniss parte per poter partecipare agli scontri ma viene relegata nelle retrovie, assieme a una squadra d’assalto “di scena” con cui venire ripresa nelle zone che dovrebbero essere sicure per la Ghiandaia Imitatrice, l’eroina della rivoluzione. Invece tutto si rivela più complicato. Capitol è stata tappezzata di bacelli, trappole mortali che ricordano tantissimo gli ostacoli presenti nell’arena. Ecco quindi che la squadra di Katniss si ritrova in un’altra arena, più spietata e micidiale che mai. La guerra viene un’altra volta mostrata come un gioco, con tanto di tributo ai caduti quando sembra che i nostri non ce l’abbiano fatta.

Credo che la Collins abbia voluto, con questa scelta, denunciare la desensibilizzazione sempre maggiore nei riguardi di tutto ciò che ci viene mostrato ma che è lontano da noi. Quante volte, vedendo una pubblicità di Save the Children o un servizio di guerra al telegiornale, ci siamo davvero fermati a pensare agli orrori vissuti da quelle persone e abbiamo pensato di fare qualcosa di concreto per aiutarli? Qualcuno di noi avrà fatto una donazione o avrà pensato di fare qualcosa, dimenticandosene dopo qualche minuto, esattamente come gli sponsor negli Hunger Games.

Noi siamo gli abitanti di Capitol, abituati all’agio e alla pace, immobili nella nostra confortevole boccia di vetro mentre i Distretti sono i paesi che sono stati sfruttati dalle grandi potenze, che tutt’ora arrancano per riuscire a sopravvivere e che noi continuiamo a sfruttare fino all’osso. Nemmeno ce ne rendiamo conto, talmente siamo circondati da programmi tv spazzatura e messaggi che ci ricordano che siamo i migliori del pianeta. Siamo solo nati dalla parte giusta della barricata. Tutti noi, per un gioco del destino, avremmo potuto essere una Rue, una Mags o una Katniss Everdeen.

Ho molto apprezzato questo tipo di messaggio in una storia per ragazzi. Permette di riflettere sulla nostra società e chissà, magari tentare di migliorarla partendo anche da piccoli preziosi passi.

Game2 Winter

Piccola curiosità:

Sapete che nel 2016 era stato annunciato un reality show russo, di genere survivor, che si rifaceva proprio agli Hunger Games? Infatti le regole prevedevano che i concorrenti potessero rapire, stuprare e uccidere gli avversari. La cosa aveva fatto gridare allo scandalo perché, se in Hunger Games i concorrenti sono costretti a uccidersi fra di loro per colpa delle macchinazioni di un regime totalitario, in questo reality, i partecipanti sarebbero stati tutti volontari.

L’arena sarebbero state le lande desolate della Siberia e il premio in palio ben 1,75 milioni di dollari da dividere fra i sopravvissuti dopo i nove mesi passati all’interno del reality. Molti erano le somiglianze con le dinamiche dei giochi della trilogia della Collins fra cui la possibilità di inviare denaro, da parte degli spettatori, per comprare qualcosa di utile per i loro beniamini. Vi ricorda un po’ la dinamica degli sponsor con i Tributi, vero?

Fortunatamente tutto si è risolto quando, nel maggio del 2017 è stato reso pubblico che Game2 Winter, così si sarebbe chiamato il reality, era in realtà un esperimento sociale.

Prima di salutarci, non posso che fare due domande al nostro vincitore degli Hunger Games Letterari! Scelgo te Aleksandar! XD
Torniamo seri!

Fossi stato al posto di Katniss ti saresti prestato ai pass pro di propaganda? Avresti accettato di restare nelle retrovie per registrarli o avresti reagito proprio come la nostra protagonista?

Avrei agito come Katniss altrimenti per la propaganda sarebbe stato come cercare di nascondere alle persone cosa penso veramente.

Saresti stato interessato a partecipare a Game2 Winter, il reality show russo ispirato ad Hunger Games?

Essendo un reality show creato solo per dare spettacolo, una sorta di gioco in cui tutto è permesso, soltanto per sfogare le proprie perversioni, non parteciperei assolutamente.

Hunger Games copertine

Hunger Games – Trilogia

Suzanne Collins

In uscita il: 09/10/2019

€ 13,00 cad

Quando Katniss urla “Mi offro volontaria, mi offro volontaria come tributo!” sa di aver appena firmato la sua condanna a morte. È il giorno dell’estrazione dei partecipanti agli Hunger Games, un reality show organizzato ogni anno da Capitol City con una sola regola: uccidi o muori. Ognuno dei Distretti deve sorteggiare un ragazzo e una ragazza tra i 12 e i 18 anni che verrà gettato nell’Arena a combattere fino alla morte. Ne sopravvive uno solo, il più bravo, il più forte, ma anche quello che si conquista il pubblico, gli sponsor, l’audience.

Katniss appartiene al Distretto 12, quello dei minatori, quello che gli Hunger Games li ha vinti solo due volte in 73 edizioni, e sa di aver poche possibilità di farcela. Ma si è offerta al posto di sua sorella minore e farà di tutto per tornare da lei. Da quando è nata ha lottato per vivere e lo farà anche questa volta. Nella sua squadra c’è anche Peeta, un ragazzo gentile che però non ha la stoffa per farcela. Lui è determinato a mantenere integri i propri sentimenti e dichiara davanti alle telecamere di essere innamorato di Katniss.

Ma negli Hunger Games non esistono gli amici, non esistono gli affetti, non c’è spazio per l’amore. Bisogna saper scegliere e, soprattutto, per vincere bisogna saper perdere, rinunciare a tutto ciò che ti rende Uomo. CHE LA FORTUNA SIA SEMPRE CON TE. Hunger Games è un libro unico che combina straordinariamente azione, amore e amicizia. È un pugno nello stomaco, una storia che lascia aperte molte inquietanti domande.

HUNGER GAMES SU:   

LA RAGAZZA DI FUOCO SU:   

IL CANTO DELLA RIVOLTA SU:

Vi ricordo che il Tour della Vittoria non finisce con me e che ci sono tante tappe già pubblicate che, se siete appassionati di Hunger Games, non potete assolutamente perdervi!

Distretto 8; Tour della Vittoria - Calendario
Distretto 8; Tour della Vittoria - Calendario