Benvenuti, Collezionisti! Buon San Valentino!
Oggi doppio post! Il primo per la fine del Blog Tour per Garzanti ed il secondo, questo, dedicato al Review Party di San Valentino per Un amore dolcemente complicato di Miranda Dickinson edito dalla Newton Compton Editori.

Vi lascio come sempre il calendario ed i link ai blog interessati, così che possiate andare a leggere le altre recensioni di questo libro.

Review Party – Un amore dolcemente complicato di Miranda Dickinson

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Review Party – Un amore dolcemente complicato di Miranda Dickinson

Come sempre vi lascio anche la scheda del libro con il diretto al sito della Newton Compton Editori su cui poter comprare il libro.

Review Party – Un amore dolcemente complicato di Miranda Dickinson

Review Party – Un amore dolcemente complicato di Miranda Dickinson

Partiamo col dire che ho avuto un rapporto piuttosto travagliato con questo libro. Ho iniziato a leggere alla fine del mese scorso e me lo sono trascinato dietro per quasi dieci giorni. Non riuscivo a trovare la voglia per leggerlo, non trovavo niente che me lo rendesse interessante. Lunedì l’ho ripreso in mano ed ho deciso di rileggerlo dall’inizio, senza pregiudizi di sorta, con occhio più oggettivo e critico.

La seconda lettura è andata meglio e sono riuscita a portarla a termine in poche ore.

Mi è ancora difficile dire cosa ne penso esattamente. Sono riuscita a trovare qualche punto positivo fra i diversi negativi che mi sono venuti in mente mentre leggevo.

Partiamo dalle cose positive!

Pro:

I personaggi secondari, presenti a San Francisco, sono sicuramente un punto di forza di questo romanzo. Non ci fossero stati loro, probabilmente non sarei riuscita ad arrivare alla fine del libro.

Lizzie, Tyler, Annie, Laverne, Ced, Eric, i coniugi Alfaro, i bambini del dopo scuola (con una predilezione per JJ e Declan) sono sicuramente una boccata d’aria fresca e sono tutti così diversi fra loro che è un piacere leggere di loro. Lo sconcerto maggiore si è presentato quando ho notato come questi personaggi fossero delineati meglio, in poche righe, di quelli che abbiamo modo di conoscere più approfonditamente. Sono più coerenti e generalmente più verosimili anche nel modo di reagire alle situazioni.

Un altro pro, forse il più grande del romanzo, è sicuramente la città delle possibilità: San Francisco. Durante la lettura traspaiono i colori, le diversità, l’allegria. Le descrizioni dei luoghi, familiari anche a chi non ha mai visitato la città, sono vivide e si riesce a vivere pienamente quella parte della storia, che considero la migliore del libro.

Pro anche per Max. Nonostante alcuni momenti di “pazzia lampante”, anche lui mi è sembrato un personaggio piuttosto coerente e ben scritto. Prima misterioso con un lato tenero, poi un uomo d’oro con una “vita segreta” che fatica a mostrare alla protagonista. È il classico personaggio scritto per piacere al lettore ma, visto il prodotto, è più che adatto e sicuramente piacevole da leggere.

Buono anche il riscoprirsi della protagonista, avvenuto nella parentesi a San Francisco. Sono riuscita quasi ad apprezzarla mentre era lì e sembrava davvero sulla buona strada per diventare un buon personaggio. Peccato per la brutta ricaduta alla fine di questa parentesi ed in parte anche nella parte successiva del libro.

 

Contro:

Primo e forse più grave è Nell, la protagonista. All’inizio del libro suscita una grande antipatia per via dei suoi modi frivoli, superficiali, sciocchi. Una donna di quasi trentadue anni, che si comporta come una quindicenne, non risulta assolutamente un personaggio positivo. Nonostante poi si riprenda nella parte ambientata a San Francisco, ricade nel tunnel quando torna a Londra. È maturata molto e si nota ma c’è qualcosa in lei che mi disturba profondamente anche nella seconda parte del libro.

Il secondo contro, grave quanto il primo, è Vicky, la migliore amica di Nell. Un personaggio più frivolo, più superficiale e più sciocco di Nell nei primi capitoli. Perennemente fissata con Ryan Gosling. Sono più i momenti, con lei, in cui fa riferimento a questo attore che quelli seri. Ce lo infila in ogni conversazione, rendendola solamente irritante oltre ogni dire. C’è un momento serio fra lei è la protagonista, in cui quest’ultima le chiede quale sia il suo sogno e indovinate? Certo! Nomina Ryan Gosling! Non fatemici pensare…
Capisco fosse un modo per sdrammatizzare, per rendere la scena ed il personaggio divertente ma il risultato è stato davvero pessimo. In generale è sicuramente il personaggio meno riuscito del romanzo.

Altro contro è Londra. Non la città in sé, che io amo follemente ed è la mia città preferita al mondo, ma tutta la parte ambientata lì. I personaggi, messi a confronto con quelli di San Francisco, sono privi di spessore, di carattere, grigi. Non riesco ad apprezzare nessuno in particolare ed anzi, molti comportamenti mi hanno lasciato interdetta. Forse solo Aidan, l’ex ragazzo della protagonista, riesce a migliorare un poco nel corso della storia ma non abbastanza da salvarsi dalla categoria “personaggi grigi”.

Aggiungo anche l’ultimo giorno a San Francisco. Succede una cosa che non vi spoilero, in caso voleste leggere il libro. Dico solo che c’è una discussione che vede coinvolti tre dei personaggi. Invece di risolvere le cose nel modo più semplice, veloce ed indolore, non accade nulla di tutto questo.
Mi è sembrato solo un modo maldestro per far procedere la storia nel modo prestabilito dall’autrice. Inoltre questo comportamento snatura e fa perdere credibilità ad un personaggio altrimenti molto buono.

Altro contro è sicuramente questo modus operandi dell’autrice. Sembra quasi che, quando non riesce a trovare modo migliore per far cambiare rotta alla storia, inserisca elementi più che inverosimili per forzare questo cambio. Questi passaggi, che ho ritrovato almeno un paio di volte in modo fortemente invasivo ed altre in modo minore, li ho letti con grande disappunto e storcendo il naso. Sarebbe bastato poco per renderlo più fluido e verosimile.

 

L’ultimo capitolo non è ne nei pro ne nei contro ma direi che è un ““. Ho trovato il finale in linea con la storia che ci è stata raccontata ma confusionario e troppo veloce. Fino alla fine ho faticato a capire cosa stesse succedendo e se non avessi letto un piccolo elemento, utile a capire cosa stesse succedendo, sarei rimasta senza capire appieno quel che stava succedendo. Questa è una pecca ma, in fondo, è un buon finale.

Considero questo libro il romanzo delle possibilità bruciate. Lo spunto era interessante, i personaggi secondari particolari e vibranti, colorati, ben delineati ma l’autrice si è persa varie volte in cliché e forzature, non è riuscita a caratterizzare la protagonista altrettanto bene. Peccato.

Rimane comunque un buonissimo romanzo da leggere per passare qualche ora di relax, senza leggere nulla di impegnativo ma comunque scorrevole. Se vi piacciono la maggior parte dei romance, questo libro fa per voi.

 

Senza infamia e senza lode… 

VOTO: 2,5/5