Buongiorno, Collezionisti!
Secondo post della giornata, questo sarà un periodo pieno di contenuti qui sul blog! Oggi pomeriggio ci godiamo un bel post di approfondimento per questo Blog Tour dedicato a La casa di Sale e Lacrime di Erin A. Craig.

Ringrazio Fanucci Editore per avermi permesso di ricevere l’ebook in anteprima per leggerlo e poter scrivere questa tappa.

Prima di cominciare, vi lascio sempre la scheda del libro con il link di acquisto!

La casa di Sale e Lacrime - Copertina

La casa di Sale e Lacrime

Erin A. Craig

In uscita il: 30/07/2020

€ 14,90

Annaleigh conduce una vita riservata e isolata a Highmoor nella casa di famiglia sulle coste rocciose di Salten, con le sorelle, il padre e una matrigna. Un tempo erano dodici, ma ora un inquietante silenzio rimbomba nelle grandi stanze, dopo che quattro vite sono state interrotte. Ogni morte è stata più tragica della precedente: un’epidemia, una caduta fatale, un annegamento, un tuffo insidioso… E nei villaggi circostanti corre voce che la famiglia sia stata maledetta.

Ossessionata da una serie di visioni spettrali, Annaleigh è sempre più convinta che le morti non siano state solo un incidente. Tutte le notti fino al sorgere del sole le sue sorelle partecipano di nascosto a balli scintillanti, strette in eleganti abiti di seta e scarpine luccicanti, e Annaleigh non sa se cercare di fermarle o unirsi ai loro appuntamenti segreti per scoprire cosa sta succedendo. Perché con chi, o con cosa, stanno davvero ballando? Quando il coinvolgimento di Annaleigh con un misterioso ed enigmatico sconosciuto si intensifica, dandole nuovi elementi per scoprire la verità su ciò che sta distruggendo la sua famiglia, inizia una corsa contro il tempo per sciogliere l’oscuro enigma che coinvolge le sue sorelle, prima che venga rivendicata la prossima di loro.

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DISCLAIMER: Il libro e tutto il materiale mi è stato fornito col consenso della casa editrice per fini pubblicitari o recensionistici.

La Danza: Luci e Ombre

La danza è una delle arti più antiche. Fin dalle sue origini veniva usata per esprimersi attraverso i movimenti del corpo ma anche con scopi religiosi e di culto. Fin dall’antichità si è evoluta, accompagnando la storia della civiltà, diventando lo specchio della società di cui faceva parte.

Nell’epoca medievale e rinascimentale, la danza era considerata una vera e propria forma di educazione per la compostezza, l’atteggiamento nobile, le convenzioni sociali della cavalleria e della galanteria. I movimenti stessi prevedevano delle norme ben precise che bisognava imparare con grande cura per completare la propria istruzione.

Nei secoli successivi, la danza si evolve ancora, passando dai banchetti nelle corti ai palcoscenici. In Francia nasce la prima compagnia di balletto e da quel momento, la danza inizia a prendere la forma che conosciamo, quella del balletto classico sulle punte.

Rimane comunque una fortissima presenza della danza anche nelle feste. Nel ‘700, come ne l’800 si organizzavano balli, eventi mondani in cui i giovani potevano fare il loro debutto in società e conoscere uomini e donne per contrarre i matrimoni che da sempre sono stati alla base della società.

Spesso, in moltissimi romanzi e film storici, il ballo ci viene mostrato come un momento di intimità in cui i giovani potevano conoscersi e toccarsi, nel limite del concesso, senza che ci fossero orecchie indiscrete. Le ragazze di buona famiglia infatti erano sempre accompagnate da chaperon che si assicuravano che le giovani in età da marito non perdessero la loro rispettabilità.

Scene iconiche le abbiamo in classici come Romeo e Giulietta, Orgoglio e Pregiudizio e Anna Karenina.

Ed è proprio con questa cultura della danza che vivono le protagoniste di La casa di Sale e Lacrime. Annaleigh e le sue sorelle vivono in una società in cui i balli sono eventi mondani attesi e amati dalle giovani di buona società. Così tanto che le tre gemelle della protagonista sono entusiaste di rompere il periodo di lutto per poterne organizzare uno per il loro sedicesimo compleanno.

In La casa di Sale e Lacrime abbiamo modo di leggere e di sapere di numerosi balli. Fra le pagine però troviamo delle contrapposizioni che creano chiaroscuri interessanti da analizzare.

Il primo ballo di cui leggiamo è quello che si svolge a Highmoor, la casa in cui vivono le sorelle. In linea col luogo in cui vivono, il ballo è cupo, velato dalla nebbia che accompagna la serata, rendendolo tetro. Il ballo si rivela essere un insuccesso.

Al contrario, il secondo ballo presente nel libro, a Pelage lontano da casa, è sfarzoso, luminoso. L’atmosfera è quella delle favole. Le candele sono sempre perfette, mai consumate. Come il luogo è privo di imperfezioni, anche l’esperienza si dimostra essere molto soddisfacente.

Evocativa è la scelta dell’abito di Annaleigh, la protagonista, durante questo ballo. Il tema è quello dei sogni e degli incubi e lei opta per un abito blu tempestato di punti luce oro e argento. La sua maschera è quindi quella di una notte di mezza estate, trapuntata di stelle che illuminano l’oscurità. Proprio come il suo abito, anche il libro vede un continuo alternarsi di luce e ombre, non solo in riferimento alla danza.

Ci viene poi detto che le sorelle partecipano a diversi balli durante il mese successivo a questo primo lontano da casa. Sono tutti meravigliosi, tanto da creare una sorta di dipendenza nelle sorelle. Diventano il centro della vita delle giovani ma interessante è un passo:

Dormivo sempre di più, ma il mio sonno era disturbato da sogni fuori dal comune, quasi estensioni degli stessi balli.
All’inizio sembravano tutte feste normali, con abiti meravigliosi e sale sfavillanti. Dalla folla emergeva un uomo affascinante che mi porgeva la mano.
«Ballate con me?» mi chiedeva, e un attimo dopo iniziavamo a volteggiare insieme.
Ma mentre il sogno si protraeva, la musica iniziava a cambiare, le note a farsi piatte e acute. Giravamo su noi stessi, ancora e ancora, e la stanza si tingeva di una luce innaturale, verdognola e malsana. Solo io me ne accorgevo, e la folla continuava a ballare senza sosta.

Io provavo a fermarmi e a oppormi alla spinta, supplicando il mio compagno di ballo di fare una pausa, eppure i miei piedi non mi davano ascolto. Poco importava cosa facessi, continuavano a seguire i suoi passi.
«Ballate con me» mi pregava lui, con una voce che mal si accordava con il suo corpo. Era rauca e dura, simile a tante voci sovrapposte desiderose di mescolarsi in un unico suono, senza riuscire a sincronizzarsi del tutto.
Scuotendo la testa, mi tiravo indietro. Non andava bene. C’era qualcosa di terribilmente sbagliato; volevo andarmene dalla pista da ballo, subito, immediatamente, e in quel momento lei mi afferrava.

La sua pelle era pallida e chiazzata come un fungo molle e troppo cresciuto. I capelli corvini fluttuavano intorno alla sua figura e si annodavano agli strati di chiffon grigio del suo vestito, che galleggiavano contorcendosi. Mi terrorizzavano i suoi occhi, neri quanto la notte, ostili, dai quali cadevano lacrime nere simili a pece. Le colavano lungo il viso lasciandosi dietro delle impronte oleose, gocciolando intorno ai piedi nudi e grigi. Quando mi tirava a sé, faceva un sorriso sbieco dal quale intravedevo denti lunghi e aguzzi.
«Balla con me» sussurrava la Dama Infelice, e un attimo dopo io mi svegliavo senza riuscire a respirare.

Annaleigh, nel suo subconscio, altera la bellezza dei balli con questi incubi. Sicuramente dovuto al momento di forte stress emotivo che prova nel libro. Io però ho voluto vederci anche un’elaborazione di alcune parole che le sono state rivolte.

Durante il primo ballo a Pelage, Annaleigh conosce un misterioso uomo con una maschera da serpente. Il suo viso è completamente coperto e si dimostra una figura piuttosto inquietante. Rivolge ad Annaleigh queste parole…

La vera attrattiva di una serata come questa è essere sé stessi con un completo sconosciuto, non trovate? Rivelare i propri pensieri nascosti, troppo oscuri e segreti per poterli portare alla luce del sole; confessare peccati passionali e di lussuria, magari persino comportarsi in modo inappropriato, tutto senza conseguenze. Inoltre, dov’è il peccato se non conosciamo nemmeno coloro con cui lo stiamo commettendo?

Anche in questo caso, ho visto una dualità fra ciò che appare e ciò che può diventare un ballo. Un modo per dare sfogo ai propri istinti, altrove non ammessi. Quindi uno sfogo per tutti quei comportamenti che metterebbero in cattiva luce chiunque li perseguisse a viso scoperto.

Jules Verne - Separatore

Concludiamo la tappa con il calendario di questo Blog Tour! Vi consiglio di andare a recuperare anche le altre interessantissime tappe! L’8 agosto, qui sul blog troverete anche la recensione di La casa di Sale e Lacrime.

La casa di Sale e Lacrime - Calendario