DISCLAIMER: Il libro e tutto il materiale mi è stato fornito col consenso della casa editrice per fini recensionistici.

Ben ritrovati, Collezionisti!
Finalmente ho avuto la possibilità di leggere la conclusione di questa dilogia di Leigh Bardugo! Quando ho parlato di Sei di Corvi, nella mia recensione, ho detto che è stato il libro migliore letto negli ultimi anni. Questa seconda parte sarà stata all’altezza delle aspettative? Lo scoprirete solo leggendo!

Ma, come sempre, iniziamo con la scheda del libro:

Il Regno Corrotto - Copertina

Il Regno Corrotto

Leigh Bardugo

In uscita il: 29/10/2019

€ 19,90

Jesper non smetteva un attimo di tamburellare le dita sulle cosce. «Qualcuno ha per caso notato che l’intera città ci cerca, ce l’ha con noi o vuole farci fuori?» «E allora?» disse Kaz. «Be’, di solito è solo metà della città.» Kaz Brekker e la sua banda di disperati hanno appena portato a termine una missione dalla quale sembrava impossibile tornare sani e salvi. Ne avevano dubitato persino loro, a dirla proprio tutta. Ma rientrati a Ketterdam, non hanno il tempo di annoiarsi nemmeno un istante perché sono costretti a rimettere di nuovo tutto in discussione, e a giocarsi ogni cosa, vita compresa.

Questa volta, però, traditi e indeboliti, dovranno prendere parte a una vera e propria guerra per le buie e tortuose strade della città contro un nemico potente, insidioso e dalle tante facce. A Ketterdam, infatti, si sono radunate vecchie e nuove conoscenze di Kaz e dei suoi, pronte a sfidare l’abilità di Manisporche e la lealtà dei compagni. Ma se i sei fuorilegge hanno una certezza è questa: dopo tutte le fughe rocambolesche, gli scampati pericoli, le sofferenze e le inevitabili batoste che hanno dovuto affrontare insieme, troveranno comunque il modo di rimanere in piedi.

E forse di vincerla, in qualche modo, questa guerra, grazie alle rivoltelle di Jesper, al cervellone di Kaz, alla verve di Nina, all’abilità di Inej, al genio di Wylan e alla forza di Matthias. Una guerra che per loro significa una possibilità di vendetta e redenzione e che sarà decisiva per il destino del mondo Grisha.

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Il Regno Corrotto - Divisore

[DISCLAIMER: Potrebbe contenere spoiler su Sei di Corvi, primo libro della serie. Se non lo avete letto, tornate alla recensione del primo, QUI, e tornate a leggere questa quando avrete recuperato almeno il primo romanzo.]

Il Regno Corrotto riprende esattamente da dove finisce Sei di Corvi. Ritroviamo Kaz e gli altri protagonisti esattamente dove li avevamo lasciati. Inej è stata rapita da Van Eck, Nina sta combattendo la sua dipendenza dalla jurda parem, Jesper sta tentando di recuperare la fiducia di Kaz e quest’ultimo… Beh, trama e ordisce piani come sempre.

In questo caso, il piano è quello di riprendersi Inej, distruggere Van Eck, prendere i soldi che gli spettano e riprendere la sua vita e la sua vendetta verso Pekka Rollins, responsable della fine prematura di suo fratello.

Questo secondo e conclusivo capitolo della dilogia si riconferma una scoperta. Quando sembra che Leigh Bardugo ti abbia svelato ogni segreto del suo stile di scrittura, riesce a tirare fuori qualcos’altro che possa rendere ancora più interessante la lettura.

Come? Ovviamente dandoci molti più elementi sulla psicologia dei personaggi. Già nel primo romanzo della serie, i personaggi risultavano a tutto tondo. I loro punti di vista erano un’ottima idea per farceli conoscere e apprezzare. In questa seconda parte, riusciamo a scoprire molto di più su di loro. Esploriamo maggiormente i loro conflitti interiori, le loro insicurezze. In generale, sembrano molto più ragazzini di come ci appaiono nella prima parte.

Fra questi POV, ho apprezzato particolarmente quelli di Kaz, Inej, Jesper e Wylan. Finalmente abbiamo il POV di quel dolce tesoro che è Wylan!

So che molti, leggendo il libro, hanno trovato Kaz particolarmente crudele ma io ho trovato giusto per il personaggio quel modo di comportarsi. In fondo è un ragazzo che ha subito un trauma enorme quando era bambino e che ha visto il peggio delle persone. È un ragazzo che si è visto strappare più volte ciò che voleva per sé quindi comprendo questo suo distacco e questa sua crudeltà.

Inoltre, visto lo struggimento che si nota durante i capitoli narrati dal suo punto di vista, si capisce che è tutto un modo per proteggersi da qualcosa che non riesce a controllare, un imprevisto che potrebbe portarlo alla distruzione. Si riconferma a mani basse il mio personaggio preferito.

Il Regno Corrotto però non è assolutamente un libro che si basa solamente sui conflitti interiori dei protagonisti. Questo secondo volume è una degna chiusura di questa serie che non solo ha rispettato le aspettative ma le ha anche superate grandemente. La narrazione, in alcuni punti è al cardiopalma, impedisce al lettore di staccarsi, finendo per leggere anche 200 pagine tutte d’un fiato (ve lo assicuro per esperienza personale! ).

Leigh Bardugo è una vera regina della narrazione. Sia che descriva una scena romantica, sia che parli dello struggimento dei protagonisti o che stia descrivendo una scena d’azione, lo fa con grande maestria, riuscendo a trovare il giusto registro linguistico e il giusto ritmo per ogni scena.

C’è solo una cosa che non le perdono. Un colpo di scena finale che mi ha scioccato e che, se devo essere sincera, mi era stato in parte spoilerato dal mio amico e collega Aleksandar di Sogno tra i Libri. Beh, nonostante fossi a conoscenza di questo colpo di scena, non sono riuscita a prepararmi psicologicamente a ciò che sarebbe capitato.

Vi do un consiglio… Se anche voi vi emozionate durante la lettura, se siete persone dalla lacrima facile, che si commuovono… Beh… Preparate una scatola di Kleenex, vi serviranno! Oh, come vi serviranno!

Quindi, cosa ne penso di Il Regno Corrotto? Credo sia, assieme alla sua prima parte, la storia più bella e completa che abbia letto da anni. Ha tutto. Ogni cosa è studiata nei minimi dettagli, ogni elemento è messo lì non per caso ma per un motivo ben preciso, per comporre il grande disegno che la Bardugo vuole mostrarci. Per me, è un piccolo capolavoro.

«Sarei venuto a prenderti. E se non fossi stato in grado di camminare, sarei arrivato da te strisciando, e non importa se ci avrebbero ridotti a pezzi, noi ne saremmo usciti vivi battendoci insieme: con i pugnali sguainati e le pistole fumanti. Perché è così che funziona per quelli come noi. Noi non smettiamo mai di combattere.» Ecco la maestria di Leigh Bardugo. 

VOTO: 5/5

Il Regno Corrotto - Divisore

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