Ben ritrovati, Collezionisti!
La recensione per Il Marchio del Sole sarebbe dovuta uscire nel Review Party organizzato per l’uscita del libro ma purtroppo non è stata una lettura che mi ha soddisfatto quindi ho abbandonato l’evento.

Mi ero ripromessa di pubblicare il mese dopo, per dare tempo all’autrice di fare pubblicità, ma sappiamo cosa è iniziato a febbraio dell’anno scorso… Era già scritta quindi mi sembrava un peccato lasciarla in archivio. Eccola quindi, diverso tempo dopo l’evento.

Il Marchio del Sole - Copertina

Il Marchio del Sole

Ornella Calcagnile

In uscita il: 09/01/2020

€ 12,00

Laurie è una ragazza come tante, attraente ma discreta, eppure dietro l’apparenza da tranquilla studentessa cela un grande segreto, che tenta di nascondere anche a se stessa. Quando si trasferisce all’Hidden Knowledge Manor College e fa la conoscenza di alcuni personaggi misteriosi, tra cui Seth, un ragazzo dark implicato nel sovrannaturale, e il presuntuoso ma affascinante Blake, questi segreti iniziano a venire a galla.

Vampiri, wiccan, mortali, sciamani; molte creature, anche temibili, sono coinvolte nella ricerca della Pietra del Sole, un talismano il cui marchio è in grado di rendere i vampiri immuni alla luce diurna, dando così inizio a una lotta per il predominio, in cui Laurie si troverà invischiata e dovrà prendere decisioni difficili per salvare le persone a lei care.“Il Marchio del Sole” è il primo volume della saga urban fantasy, ma con un deciso tocco romance, di Ornella Calcagnile, che vi farà restare incollati alle pagine, tra creature sovrannaturali, scontri sanguinari, leggende arcane, passioni e tradimenti…

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Il Marchio del Sole - Divisore

 

DISCLAIMER: Il libro e tutto il materiale mi è stato fornito per fini recensionistici.
 

[DISCLAIMER: Per poter analizzare appieno questo romanzo, avrò bisogno di fare degli spoiler sulla trama. Tenterò di fare una parte non spoiler, quella iniziale, e di lasciare gli spoiler alla fine dell’articolo. Saranno ben segnalati e nascosti in una finestra che potrete aprire a vostro rischio e pericolo.]

Ornella Calcagnile è un nome che conoscevo solamente per essere una collega blogger. Ecco perché ho accettato con entusiasmo di partecipare all’evento per Il Marchio del Sole, il suo libro fantasy! Volevo davvero leggere un romanzo scritto da una ragazza che ha come me la passione per i libri.

Purtroppo però l’entusiasmo non è durato molto. Già nel prologo ho trovato un refuso e una frase poco comprensibile, che ha richiesto più di una rilettura. Sicuramente non è stato un buon biglietto da visita ma ho continuato fiduciosa, finendo poi per scontrarmi con altri problemi mano a mano che proseguivo nella lettura.

Se da una parte troviamo i più classici refusi, su cui ho chiuso un occhio nonostante avessero iniziato a far capolino fin dalla prima pagina, dall’altra troviamo problematiche ben maggiori: spesso l’autrice cerca di sfoggiare un lessico forbito finendo però per sbagliare irrimediabilmente, inserendo parole che, in quel determinato contesto non sono adatte o totalmente sbagliate.

Vi riporto un paio di esempi: “Tante domande, senso di colpa, paura e disorientamento mi surclassavano. Il verbo surclassare ha un significato ben preciso… collocare in una classe, in una categoria superiore. Battere, superare nettamente uno o più avversari o concorrenti, dimostrando una incontestabile superiorità di classe, cioè di qualità, di capacità, di preparazione. Spesso è usato nel linguaggio sportivo, con riferimento a gare e competizioni e per estensione si può intendere essere e rivelarsi indiscutibilmente superiore. (Grazie Treccani!) A questo punto, avrei visto come più giusto sopraffare.

“Che ci fai qui in pieno mattino, sbaragliando le tende e facendo entrare tutto quel sole?”. Di nuovo vediamo l’uso di una parola che ha un significato che assolutamente non ha nulla a che fare con quello che qui gli viene assegnato: Riportare una netta vittoria militare, rompendo lo schieramento avversario e provocando lo sbandamento delle truppe e dei reparti. Per estensione, disperdere, mettere in fuga. In usi enfatici, battere nettamente, infliggere una dura sconfitta in gare sportive, o anche in lotte e competizioni politiche, economiche e simili. Ecco quindi che le tende non possono certamente essere sbaragliate. Spalancando magari…

Altro grosso problema che ho riscontrato, purtroppo, è la costruzione di frasi che a loro volta sono sbagliate. Per esempio ho trovato “sentii la guancia pulsare e il sapore metallico del sangue tingermi il palato”. Il sapore non può tingere. Sono due sensi ben distinti. Il colore del sangue tinge mentre il sapore, sul palato, al massimo può riempire la bocca.

Lo so! So che starete pensando che sono pesante ma voglio davvero che si capisca perché questo romanzo mi ha fatto storcere il naso. Non si tratta di cattiveria ma della semplice delusione nel trovarmi davanti a tanti di questi errori che avrebbero potuto essere evitati facilmente.

Parliamo quindi dei personaggi di Il Marchio del Sole. Ho riscontrato dei problemi anche da questo punto di vista. Ci sono cambi repentini di personalità che solo in un caso sono scusati.

Laurie è la protagonista e una ragazza apparentemente normale. Scopriamo presto che nasconde un mistero, che verrà svelato più avanti e che vi racconterò più nel dettaglio nella parte spoiler. È la nostra narratrice, viviamo la storia dal suo punto di vista. Il problema è che Laurie è la classica protagonista di Urban Fantasy Young Adult. Non porta nulla di nuovo alla categoria. È esattamente una nuova rappresentazione di Bella Swan o Elena Gilbert.

Matt è invece il primo che incontriamo assieme a Laurie. In partenza è un ragazzo dolce e gentile che mostra un interesse per la protagonista. In pratica è Mike di Twilight o, visto il nome, Matt di The Vampire Diaries. Il problema si presenta quando nella vita di Laurie compare Seth. Matt si trasforma nel giro di un secondo da bel ragazzo della porta accanto a Kevin Wendell Crumb, il protagonista di Split. C’è un cambio di personalità repentino che non ha motivo di esserci. Non accade assolutamente nulla che lo porti ad avere una reazione simile.

Nella scena incriminata, Seth per sbaglio si scontra con Laurie e Matt, per difenderla, salta addosso al malcapitato con una rabbia che nessuno sano di mente avrebbe. Per non parlare poi dell’evoluzione del personaggio. Le cose sono due: Il Matt dell’inizio era una delle personalità remissive e il Matt del resto del libro quella principale di uno con disturbi della personalità oppure semplicemente qualcosa non è andato per il verso giusto nella creazione del personaggio.

Passiamo a Seth che viene sfruttato esattamente come Mike. Prima buono e caro, gentile e timido e poi scatto di pazzia che mette in pericolo la protagonista. Questo però è l’unico caso in cui mi sento di giustificare la cosa. Viene infatti detto che Seth ha tentato un incantesimo che lo ha fatto “impazzire” e diventare così minaccioso. Bene. Il personaggio in sé era stato ben caratterizzato fino a quel punto, era anche interessante. Peccato per il suo scivolone nel lato oscuro. Tutto ciò, tra l’altro, succede nelle prime pagine del romanzo e solo ed esclusivamente per introdurre il vero protagonista maschile della storia.

Blake è il protagonista. Lui è il maschio alpha, pericoloso e letale. È un vampiro, la “pecora nera” secondo le sue stesse parole, uno che non si fa problemi a uccidere. C’è solo un problema… Come tutti i protagonisti di questo genere di storie, è più azerbinato di Ascanio Pacelli nella Casa del Grande Fratello. No, non sto scherzando. Fa tanto il cattivone, quello pericoloso, lo stalker che segue Laurie, ma basta che lei dica o faccia mezzo passo verso di lui che finisce per innamorarsi e baciarle i piedi.

Ora ovviamente sto portando agli eccessi la cosa ma è la sensazione che si ha leggendo tutto il romanzo. C’è poco da fare. Anche questo vampiro super cattivo si rivela un agnellino esattamente come Edward Cullen e i fratelli Salvatore. Che dire? Una delusione. Tra l’altro, purtroppo, ha anche questi atteggiamenti da fidanzato padrone che vedo spesso in questo genere letterario. Lui la segue, invade i suoi spazi vitali e la sua privacy. Una storia sana non si basa su queste premesse.

Finiamo con Enrique. In realtà ci sarebbero anche Ashley, la compagna di stanza di Laurie, e Vance, ragazzo di Ashley e fratello di Blake, ma sono abbastanza dimenticabili. Torniamo a Enrique che è il cattivo ma è cattivo quanto me quando mi rubano una patatina dal piatto. Anzi, io sono peggio. Non sto scherzando. Per tutto il tempo viene lasciata serpeggiare questa minaccia ma alla fine della fiera, è il classico cattivo che parla parla, spiegando il suo terribile piano, mentre il nostro eroe carica l’attacco e glielo lancia contro, sconfiggendolo con mezza mossa. Uno dei componenti della Luna Nera di Sailor Moon! Avete presente?

Passiamo allo stile di scrittura: descrizioni troppo lunghe, che interrompono la narrazione e che, secondo me, andrebbero inserite in altri punti. Reazioni nelle varie scene che sono irrealistiche. Dialoghi per nulla verosimili e poco profondi. Il tutto non riesce a far empatizzare coi personaggi. L’autrice racconta ma non narra. Ogni vicenda ci viene raccontata per come dovrebbe essere, non ci viene mostrata in modo che ci si possa sentire nella scena, al fianco dei protagonisti. L’autrice quindi ti guida forzatamente verso una direzione che però risulta troppo artificiosa, falsa.

Ora devo però mettere la parte SPOILER per potervi parlare di due grossi problemi che ho riscontrato più avanti nei capitoli.

ATTENZIONE: questo si potrebbe considerare un major spoiler. Leggete solo se avete letto il libro o se non vi interessa sapere in anticipo cosa succede.

SPOILER!
Partiamo dal segreto di Laurie. Scopriamo infatti che la protagonista è un vampiro ma non un vampiro normale. Laurie è infatti un vampiro ma senza le debolezze che contraddistinguono questa razza.
Non sente la sete di sangue, non viene indebolita e bruciata dalla luce del sole e altre caratteristiche la rendono potenzialmente imbattibile.
Beh, sicuramente è qualcosa di molto interessante, non c’è che dire! C’è solo un ENORME, INSORMONTABILE problema… Le sue capacità vengono dal fatto che, prima di essere trasformata, beveva grosse quantità di tisane.
Esattamente come in The Vampire Diaries, anche in questo mondo fittizio ci sono delle piante che sono più o meno tossiche per un vampiro. Quindi, se ho capito bene, io sarei la regina dei vampiri, imbattibile, per via delle massicce quantità di tisane ingurgitate da 15 anni a questa parte. Insomma, un po’ anticlimatico ma soprattutto abbastanza ridicola come spiegazione.
Me la sarei aspettata in un libro o un film parodia sui vampiri. Avete presente “Mordimi”, la parodia di Twilight? Ecco. Li ci sarebbe stata benissimo una spiegazione simile.

ATTENZIONE: questa parte della recensione potrebbe rivelare qualche particolare della trama ma non così tanto da rovinarne la lettura. Metto comunque qui sotto per non incorrere in lamentele.

SPOILER!
Il libro è narrato in prima persona. A un certo punto Laurie viene catturata e messa k.o. La narrazione passa quindi a un registro onnisciente che racconta quello che le succede intorno mentre lei è priva di sensi. Il problema sta nel fatto che già la narrazione in prima persona non è poi così realistica durante tutto il romanzo… La narrazione onnisciente dà solo il colpo di grazia a quella parte della storia che, purtroppo, risulta confusionaria e poco comprensibile.
Perché la cosa potesse funzionare al meglio, la Calcagnile avrebbe dovuto omettere tutta la parte di storia in cui la protagonista era priva di sensi e far raccontare quel che è accaduto solo dopo. Come se un altro personaggio le facesse un resoconto.
L’altra possibilità sarebbe stata quella di evitare la prima persona fin da principio, se già sapeva che sarebbe arrivata una scena simile che avrebbe potuto metterla in difficoltà.

Insomma, Il Marchio del Sole è un libro che poteva dare di più ma che si è rivelato un rimaneggiamento dei cliché del genere.

Grande delusione. Peccato!

VOTO: 1,5/5