Ben ritrovati, Collezionisti!
Finalmente è arrivato in Italia il secondo volume della serie The Eldest Curses di Cassandra Clare. Il titolo è Il libro bianco perduto e i protagonisti sono di nuovo i nostri amati Malec!

Ringrazio Mondadori per avermi permesso di leggere in anteprima questo romanzo e, prima di cominciare, vi lascio la scheda del libro con il link di acquisto!

[Vi lascio anche la recensione del primo volume di questa serie. Recensione di La mano scarlatta: link]
Il libro bianco perduto - Copertina

Il libro bianco perduto

Cassandra Clare & Wesley Chu

In uscita il: 24/11/2020

€ 19,90

Tutto sembra procedere anche troppo bene per Magnus Bane e Alec Lightwood, quasi sorpresi per la quiete e la felicità che la vita sta regalando loro, freschi genitori di Max, un bambino stregone di nemmeno un anno. Per sgretolare l’idillio, però, è sufficiente che due vecchie conoscenze di Magnus irrompano nottetempo nel loro bellissimo loft newyorchese, feriscano al petto lo stregone con un’insolita arma e rubino il Libro Bianco, la raccolta di incantesimi più potente in circolazione.

A quel punto, Magnus e Alec non hanno scelta: sanno che devono tentare il tutto per tutto per riprendersi il prezioso volume. E per farlo saranno costretti a seguire i ladri fino a Shanghai. Prima, però, dovranno chiamare rinforzi e soprattutto… trovare una babysitter. In loro aiuto accorrono subito Clary, Jace, Isabelle e Simon Lovelace, da pochi mesi uno Shadowhunter a tutti gli effetti. Una volta a Shanghai, però, il sestetto si rende subito conto che una minaccia ancora più oscura li sta aspettando. E che, poiché i poteri di Magnus, a causa della ferita subita la notte del furto, stanno diventando sempre più instabili, potrebbero non essere capaci di arrestare l’avanzata dei demoni nella città.

E se fosse davvero così, potrebbero essere costretti a seguirli fino al loro luogo d’origine, il regno dei morti. Ce la faranno Magnus, Alec e i loro amici a fermare la minaccia che si sta dispiegando sul mondo? E, soprattutto, riusciranno a tornare a casa prima che Max faccia impazzire la mamma di Alec?

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DISCLAIMER: Il libro e tutto il materiale mi è stato fornito col consenso della casa editrice per fini pubblicitari o recensionistici.

Questa è l’unica serie di Cassandra Clare per cui ho ancora dell’hype quando ne sento parlare. Sarà la mia anima da fangirl della Malec a parlare ma ho davvero aspettato Il libro bianco perduto con la speranza che non mi deludesse come hanno fatto tutte le altre ultime uscite di questa autrice.

Beh, posso dire che la Malec anche questa volta non mi ha deluso? Andiamo con ordine… Iniziamo l’avventura con un flashback che si ricollega direttamente con la serie di The Mortal Instrument, quando Ragnor Fell si finge morto e Clary, che lo sta cercando, trova Magnus che l’avverte della sua morte. C’è poi un salto temporale a dopo tutti gli avvenimenti di questa serie ed è qui che si svolge la nostra storia.

Se per il primo capitolo della serie non era indispensabile aver letto tutti i libri di Shadowhunters, per questo è invece necessario essere un forte conoscitore di tutti i libri usciti finora. Ci sono riferimenti alla serie The Infernal Devices, alle Cronache dell’Accademia Shadowhunters, e ai Fantasmi del Mercato delle Ombre. Ecco, io ho leggiucchiato le Cronache dell’Accademia e non ho letto i Fantasmi del Mercato delle Ombre quindi mi sono ritrovata con delle lacune di trama non indifferenti. Questo mi ha portato sicuramente ad apprezzare meno Il libro bianco perduto.

Capisco che mi si possa dire che è colpa mia, che avrei dovuto leggere tutto, ma penso che la Clare dovrebbe rendere i suoi libri fruibili da tutti, senza far impazzire i lettori dietro a particolari importanti che possono sfuggire senza aver letto tutti i libri pubblicati. (Soprattutto perché, lo ripeto, gli ultimi libri sono per lo più una delusione e molte serie non ho intenzione di iniziarle/portarle a termine)

Lasciando perdere questo fastidioso particolare, la storia comunque scorre velocemente, senza momenti di noia. Strizza anzi l’occhio ai fan di lunga data, i nostalgici della prima serie. Sono infatti presenti tutti i protagonisti che abbiamo imparato ad amare. Oltre a Magnus e Alec, infatti, abbiamo anche Jace, Clary, Isabelle e Simon. Ci sono anche battutine che rimandano ai primi libri e fanno sorridere, anche se, in alcuni casi, li ho letti più come fanservice esagerato. È presente anche Jem Carstairs e ammetto che non mi è per nulla dispiaciuto ritrovarlo in questo volume.

In generale la Clare gioca molto sul fattore nostalgia e sull’affetto che i suoi lettori provano per i personaggi che ha inserito nella storia. Questo ci fa vedere tutto sotto una prospettiva sicuramente più rosea. Infatti, nonostante non ci fossero particolari colpi di scena o non si provasse particolarmente paura per il destino dei nostri protagonisti (sappiamo che stanno tutti bene nel futuro quindi perché avere paura di perderli?) la storia non ha annoiato.

Sicuramente il punto di forza è dato proprio dai personaggi. Ormai li conosciamo bene, sono come persone di famiglia, amici di lunga data, quindi è sempre piacevole ritrovarli. Magnus e Alec sono i nostri narratori e sono anche i due personaggi che amo di più, sempre e comunque. Non mi hanno deluso nemmeno questa volta. Il loro amore è così profondo e puro che non ho potuto che avere gli occhi a cuoricino per tutta la lettura. Il loro legame traspare anche dai piccoli gesti, dagli sguardi, da semplici frasi. Quando si impegna, e quando è in coppia con qualcuno che possa dare un apporto positivo, la Clare è capace di creare qualcosa di buono!

Clary e Jace sono i soliti che conosciamo ma, essendo narrati dal punto di vista di Magnus e Alec, riescono a risultare sicuramente più piacevoli di quando i protagonisti erano loro. Grande punto a favore, devo ammetterlo! Simon e Isabelle sono invece adorabili come sempre anche se in questo volume sono stati piuttosto “sacrificati”. Sono molto secondari e mancano anche per diversi capitoli. Un peccato perché avrei voluto vederli e averli con me più a lungo di così.

In questo volume però conosciamo anche dei personaggi nuovi, legati alla realtà di Shangai e al suo Istituto, e ritroviamo anche un personaggio del precedente libro. Fra i nuovi personaggi, il più interessante è sicuramente Ke Yi Tian. Tian è il discendente della famiglia di Jem, la famiglia Ke, che gestisce l’Istituto di Shangai. È una famiglia rispettata e amata, con una lunga tradizione di Shadowhunters potenti e leggendari per alcune delle missioni da loro portate a termine. Questo sicuramente lo rende già un personaggio molto affascinante. Non posso fare spoiler ma ho trovato molto interessanti le svolte che la Clare ha voluto dare alla sua storia. Probabilmente l’ho apprezzato così tanto anche perché è uno dei pochi di cui non sapevo il destino.

Fra le vecchie conoscenze invece troviamo Shinyun Jung. È uno stregone donna, con la particolarità di avere un viso inespressivo. L’abbiamo già trovata ne La Mano Scarlatta anche se ci ho messo un attimo più del dovuto a fare mente locale su di lei. Ammetto che, a un anno dalla lettura del primo capitolo della serie, mi ero dimenticata di lei! Qui gioca sicuramente un ruolo molto più centrale rispetto che nel primo volume ma come sempre si dimostrerà un personaggio senza scrupoli.

Una cosa che mi ha fatto sorridere di questo volume è sicuramente l’ambientazione che troviamo nella storia a partire con la terza parte. I nostri eroi si ritrovano in una sorta di mondo parallelo che rimanda all’Inferno Dantesco. C’è la discesa verso il punto più basso degli inferi ma allo stesso tempo mi ha anche fatto pensare al Sottosopra di Stranger Things ma in chiave decisamente più demoniaca. Ho apprezzato particolarmente quella parte perché l’ho trovata decisamente più suggestiva di Shangai. Gli autori hanno fatto un miglior lavoro di descrizione rispetto che con Shangai. Mentre si muovevano nella città cinese, non sentivo particolarmente l’atmosfera tipica di quella città ma avrebbe potuto benissimo essere una grande città di tutto il resto del mondo.

Per concludere, Il libro bianco perduto è un buon secondo libro della serie. Ha dei buoni momenti narrativi e i personaggi sono ben caratterizzati ma ci sono elementi che un po’ mi hanno fatto risultare la lettura troppo simile a una fanfiction o a un’operazione di marketing finalizzata solamente a far fangirlare il pubblico.

La Malec è sempre perfetta e darei 5 stelle solo per quella. Magnus è proprio un ottimo narratore e non ci si stanca mai di essere nella sua mente. Vedere Alec dai suoi occhi è sempre un piacere che sì, lo ammetto, mi ha fatto fangirlare più del dovuto. Stessa cosa al contrario, con Alec come narratore e Magnus visto attraverso i suoi occhi. Sì, so anche che è esagerato che si ribadisca continuamente di quanto siano assolutamente perfetti in ogni momento, anche mentre combattono, precipitano, si preoccupano, mangiano e via dicendo ma la mia parte più irrazionale non può che concordare con loro e dare il cinque alla Clare per avercelo ricordato continuamente.

Rimane comunque l’unica serie, attualmente in corso, della Clare che ho intenzione di portare a termine quindi direi che ha fatto il suo lavoro e ha tenuto alta la curiosità.

Sicuramente adatto ai super fan del mondo di Shadowhunters. Malec stupenda come sempre.

VOTO: 3,5/5

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L’evento è terminato ma potete trovare altre recensioni sui blog dei miei colleghi! Come sempre vi lascio il calendario di questo evento dedicato a Il libro bianco perduto!

Il libro bianco perduto - Calendario