DISCLAIMER: Il libro e tutto il materiale mi è stato fornito col consenso della casa editrice per fini recensionistici.

Buongiorno, Collezionisti!
Con questo titolo particolare, nato dall’unione del titolo del libro in questione e dell’evento, voglio portarvi la recensione di un romanzo che la Sperling & Kupfer ha voluto riportare in Italia, dopo diversi anni, e che fa da seguito ad uno dei cult degli anno ’70, Love Story.

Come sempre, iniziamo con la scheda del libro:

Another Love Tour - Recensione; Copertina Libro

Another Love; Storia di Oliver

Erich Segal

In uscita il: 12/02/2019

€ 14,90

Si dice che nella vita di ognuno ci sia un unico grande amore. Per Oliver Barrett, quell’amore si chiamava Jennifer. Il tempo trascorso insieme è stato troppo breve, prima che il destino gliela portasse via, ma così intenso e speciale da valere una vita intera. Oliver ha poco più di vent’anni, tutti gli dicono che deve andare avanti e ricominciare a vivere, ma lui è convinto che non sia possibile, che non sia giusto.

Non gli importa di uscire, vedere gli amici o fare nuove conoscenze. Il suo rifugio sono il lavoro e la corsa, per immergersi a capofitto nel presente e attutire l’eco del passato. Fino a quando incontra una ragazza così affascinante e misteriosa da attirarlo fuori da quel vortice di buio in cui è piombato. Con lei sembra rinascere qualcosa che sembrava essersi incrinato per sempre. E il futuro assume contorni inattesi. Perché solo l’amore può guarire le ferite di un cuore spezzato.

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Chiunque, anche senza aver letto o visto il film, avrà sentito parlare di questa storia d’amore tragica, dei protagonisti, Oliver e Jenny e del loro amore così profondo quanto troppo, tragicamente, breve.

Another Love, seguito di Love Story, riprende da dove avevamo lasciato la storia. Oliver è ancora in lutto per la morte della moglie Jenny e cerca di sopravvivere chiudendo fuori tutti i sentimenti dalla sua vita. Le uniche persone che ha tenuto al suo fianco sono Phil Cavilleri, il padre della defunta moglie Jenny, e il fidato amico Steve. Sono proprio loro a spingerlo a riprendere la sua vita in mano dopo 18 mesi di lutto. Entrambi cercano di organizzargli delle uscite, chi mettendo degli annunci sui giornali e chi invitandolo a delle cene “trabocchetto” con la presenza di altre donne.

Oliver però non è pronto a lasciarsi alle spalle l’amore della sua vita fino a quando non conosce Marcie Nash (Di cui si scoprirà solo in seguito essere un cognome fittizio. In realtà è una Binnendale, famiglia facoltosa nel ramo della moda.). Da subito scocca la scintilla fra di loro, anche se Oliver, inizialmente, la etichetta come rivalità e vuole solo darle una lezione.

Appena si renderà conto di provare un certo interesse per la donna, finirà per buttarcisi a capofitto, a testa bassa, ritrovandosi quasi ossessionato da lei e finendo per “farle la posta” nei luoghi che lei è solita frequentare…

Questo è l’inizio della storia, non vado avanti per non rovinarvi la lettura di questo romanzo.

Come sempre, voglio fare un’analisi dei personaggi principali cominciando ovviamente da:

Oliver Barrett

Oliver è il protagonista della nostra storia. È un giovane avvocato di uno studio prestigioso a New York. Dedica la sua vita, dopo la morte della moglie, ai casi che gli vengono assegnati. Per riempire ulteriormente la sua vita, si occupa anche dei Midnight Raiders, un gruppo di avvocati che fa beneficenza nel quartiere di Harlem. Leggendo il romanzo possiamo capire quanto sia forte il suo amore per Jenny, di quanto la sua mancanza sia soffocante per lui. Vivere nella casa che hanno condiviso è ormai impossibile per lui. È una sofferenza avere dei pezzi di lei, che siano vestiti o arredi, che gli ricordino quanto sia ormai vuota la sua vita. È proprio per questo motivo che lascia quella casa e si trasferisce in un appartamento più modesto che ha proprio l’aspetto di una perfetta tana per un uomo solo che si è rinchiuso in sé stesso.

Oliver è un personaggio controverso, con cui non riesco a provare più affinità. Posso capire la paura di provare di nuovo emozioni, di andare avanti e rimettersi in gioco. È un giovane uomo che ha dovuto affrontare qualcosa di ineluttabile e di molto più grande di lui ma questo non lo giustifica ad assumere certi comportamenti che risultano odiosi per la maggior parte del tempo. Nonostante tutto, all’inizio sono quasi riuscita a provare un minimo d’empatia per lui.

Marcie Binnendale

Marcie è la protagonista femminile, l’interesse romantico di Oliver. È un’imprenditrice di successo che tiene molto alla sua privacy. Proprio per questo motivo, usa un cognome falso all’inizio della storia e proprio per questo motivo ha un’agenzia che gestisce la sua immagine pubblica. Non ci sono foto o molte informazioni su di lei. È una donna sportiva ed attiva, sempre in viaggio e sempre indaffarata.

Marcie è però il punto più a sfavore di questo libro. Erich Segal non riesce a descrivere un personaggio con cui le donne possano provare maggiore empatia. Quel sarcasmo e quella vena di superiorità, quel modo di porsi senza tatto che ha dimostrato in alcuni punti importanti della storia, mi ha reso impossibile apprezzarla.

Segal ha, in realtà, un problema con le protagoniste femminili perché anche Jenny, durante la lettura di Love Story, mi aveva lasciata più volte perplessa e poco incline a volerle bene. Se però, alla fine di Love Story, Jenny riusciva comunque a rubare un pezzetto del cuore dei lettori, Marcie non ce la fa. Alla fine, addirittura, riesce a farmi ancora più antipatia e non si può che sperare in un finale meno roseo per lei.

Philip Cavilleri

Meglio conosciuto come Phil, è il suocero di Oliver e padre di Jenny. È una delle figure amiche che rimangono al fianco del protagonista e cercano di guidarlo verso un futuro migliore. Per quanto sia una spalla e di conseguenza abbia meno spazio dei protagonisti, è il personaggio uscito meglio dalla penna dell’autore. Adoro la sua indole, il suo modo paterno di comportarsi con Oliver, il suo impuntarsi per tentare di dare una mano a suo genero. Come su richiesta della figlia, prima della morte, è stato forte per Oliver e lo sostiene in ogni momento in cui il nostro protagonista ha bisogno di aiuto.

Stile di scrittura

Lo stile di Segal è figlio dei suoi tempi. Durante la lettura mi sono dovuta ricordare più volte di contestualizzare sia la storia che il romanzo in sé. Ovviamente siamo davanti ad un prodotto che non possiede il ritmo dei romanzi moderni. In alcuni punti, la narrazione si fa lenta e l’impulso è quello di scorrere velocemente le pagine per arrivare a qualcosa di più succoso. Ho però capito che il bello del libro è quello di godersi anche quelle parti che sembrano inutili ai fini della narrazione. Fanno anche quelle parte del mondo creato attorno ai personaggi.

Finale

Senza fare spoiler alcuno, posso dire che la fine del romanzo è riuscita a soddisfarmi pienamente. Se fino ad un certo punto mi sembrava di vedere un baratro sempre più profondo ed oscuro per Oliver, alla fine ho apprezzato le sue decisioni e le sue azioni. L’ultimo capitolo l’ho trovato davvero la conclusione perfetta per la storia.

Il mio giudizio per questo libro è piuttosto neutro. È un bel libro, e sono sicura che negli anni della prima edizione possa aver fatto emozionare molti lettori, ma letto ai giorni nostri lascia quella sensazione di “vecchio”, di già letto. Proprio per questo motivo, la mia valutazione è sufficiente. Una sufficienza piena, sicuramente, ma non me la sento di dargli di più.

Un romanzo con il sapore di altri tempi, perfetto per chi ha amato Love Story.

VOTO: 3/5

Come già spiegato all’inizio, questa recensione fa parte di un evento dedicato al libro. Potete trova qui nel calendario le date e gli altri post pubblicati dalle ragazze de la Gilda delle Blogger. Vi ricordo che potete trovarci su Facebook e su Instagram.

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