Buon pomeriggio, Collezionisti!
Continuano gli eventi della giornata. Dopo Cheshire Crossing, Graphic Novel crossover sequel (di cui trovate la recensione qui) di Alice nel Paese delle Meraviglie, Il Mago di Oz e Peter Pan, Mondadori ci porta anche un bellissimo drago in cui sono contenuti i tre classici nella loro versione originale. Con le mie colleghe recensiremo un libro al giorno seguendo l’ordine all’interno del volume. Oggi partiamo quindi con Alice!

Ringrazio Mondadori per avermi permesso di leggere in anteprima questo drago e, prima di cominciare, vi lascio sempre la scheda del libro con il link di acquisto!

Alice, Dorothy & Wendy - Copertina

Alice, Dorothy & Wendy

Carroll; Baum; Barrie

In uscita il: 17/11/2020

€ 25,00

Alice e le sue avventure nel favoloso Paese delle Meraviglie, di là e di qua dallo specchio. Wendy, l’amica di Peter Pan che per molti lettori è la vera eroina dei romanzi con il bambino che non vuole crescere. Infine Dorothy, la piccola protagonista portata da un tornado nel fantastico mondo di Oz.

Tre ragazzine curiose e audaci, al centro di tre grandi classici che, ciascuno a suo modo, hanno saputo celare sotto le spoglie del racconto di fantasia messaggi e metafore della vita. Questo libro è l’occasione per rileggere i tre romanzi – Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie, Peter Pan e Il Mago di Oz -, cogliendone la grande modernità.

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DISCLAIMER: Il libro e tutto il materiale mi è stato fornito col consenso della casa editrice per fini pubblicitari o recensionistici.

È sempre difficile approcciarsi a un classico quando si tratta di fare una recensione. Come si può, come semplici lettrici, analizzare, criticare o semplicemente recensire un romanzo che è entrato a far parte dei classici ed è considerato un pilastro della nostra letteratura? Ci si prova al meglio delle proprie possibilità, sperando di non ferire la sensibilità di nessuno.

Il primo libro della raccolta, come ho già anticipato, è Alice nel Paese delle Meraviglie. Mi perdonerete se dico che è quello che meno mi interessa di questo drago. Ricordo di averlo letto anni fa, quando ero una ragazzina, e di non averlo particolarmente apprezzato. Ho tentato in tutti i modi di non partire prevenuta, di leggerlo con la solita oggettività ma niente! Sono bastate poche pagine per farmi ripiombare nel poco apprezzamento di anni fa.

Alice nel Paese delle Meraviglie - Illustrazione 1

Il mio problema è principalmente uno: Alice. Alice è uno di quei personaggi che purtroppo non riuscirò mai a farmi piacere. È una bambina e come tale posso passare sopra a molte delle sue caratteristiche ma è una bambina piuttosto fastidiosa. Parla e parla, con gli altri, fra sé. Dà perennemente sfoggio delle sue conoscenze e delle nozioni apprese e spesso si ha voglia di dirle un attimo di chiudere la bocca. C’è poco da fare, non riuscirò mai a sopportare Alice.

Se però tralasciamo Alice e l’antipatia che mi suscita, Alice nel Paese delle Meraviglie è un libro per bambini che ha molto da offrire ai suoi lettori. Lewis Carroll riesce a creare una storia che all’apparenza è senza senso, senza trama, creata dall’unione di tante scene scollegate fra loro e volte solamente a presentarci personaggi e situazioni sempre più assurde. Questo romanzo è la fiera dell’assurdo e dei colori, delle fantasie più profonde e assurde dei bambini ma allo stesso tempo ha un nucleo, profondo e nascosto di critiche e parodie della sua epoca.

Con queste scene apparentemente volte solamente a far divertire i bambini e i ragazzi con elementi assurdi e colorati, perfetti per attirare la loro attenzione, Carroll infila diverse critiche alla società di cui faceva parte. La stessa Alice, che a me infastidisce per il suo continuo voler parlare e dare sfoggio alle sue conoscenze, è costruita in questo modo per uno scopo. Scopriamo insieme alcuni di questi elementi di critica…

Alice nel Paese delle Meraviglie - Illustrazione 2

Partiamo proprio da Alice. Alice, come ho già ribadito due volte, fa sempre tutto ciò che è in suo potere per sfoggiare conoscenze in ogni campo. Snocciola nozioni e conoscenze imparate grazie alla scuola ma queste nozioni sono spesso senza alcun valore dal punto di vista pratico. Rimangono un puro sfoggio fine a sé stesso, che non aiuta in alcun modo Alice a maturare e affrontare le situazioni che le vengono poste di fronte.

Cercando qualche informazione in rete, ho scoperto che questo lato del personaggio nasce proprio per criticare il sistema scolastico dell’epoca (oserei dire non diverso da quello contemporaneo) che riempiva di nozioni il cervello dei ragazzi ma senza dare loro la possibilità di maturare e trovare il loro posto nel mondo. Questa rappresentazione dei ragazzi lasciati a sé stessi durante la crescita, viene data anche col continuo cambio di statura da parte di Alice, che non sa mai quando cambierà ancora e quali disagi le porterà questo nuovo cambiamento.

Carroll porta in scena anche diverse parodie delle poesie moraleggianti tanto in voga in quel periodo e lo fa in modo piuttosto ingegnoso. Alice, durante la sua permanenza nel Paese delle Meraviglie, non sa più chi è e inizia a confondere le nozioni imparate nel suo mondo. È qui che, recitando queste poesie, le storpia nel modo che più aggrada all’autore che ne approfitta per fare della satira completamente slegata dalla trama vera e propria della storia.

Alice nel Paese delle Meraviglie - Illustrazione 3

Lewis Carroll accompagna tutti questi elementi con uno stile di scrittura molto diretto e asciutto. Non perde tempo in descrizioni e continua dritto per la sua strada nel raccontare le situazioni in cui si ritrova Alice. Credo sia il suo modo di lasciare ai bambini che leggono il modo di figurarsi liberamente il mondo magico in cui sono capitati durante la lettura. Questo però potrebbe creare dei problemi nel capire completamente ciò che si sta leggendo. Spesso, qualche elemento in più di descrizione potrebbe aiutare i più piccoli a contestualizzare meglio.

Ho notato che Carroll perde più tempo a descrivere Alice e le sue compagne di classe, quelle che lei nomina quando si rende conto di non capire più chi è lei. Forse è stata una scelta data dal fatto che sono gli unici personaggi realmente esistenti, esterni al Paese delle Meraviglie.

Insomma, sicuramente è un romanzo molto ingegnoso ma non libero da pecche. È comunque un classico e merita di essere ricordato e messo in questa categoria ma non riesco, ancora oggi, ad amarlo come tanti altri. All’interno di questa raccolta è presente anche Attraverso lo Specchio, la seconda avventura di Alice. Trovo che lo stesso pensiero avuto per la prima avventura si possa tranquillamente applicare anche qui. Mi sono solo resa conto che da ragazzina avevo letto entrambi insieme pensando fosse solamente Alice nel Paese delle Meraviglie. Infatti avevo notato, finendolo, che mi mancassero parti di storia! Beh, meglio tardi che mai per fare nuove scoperte.

Prima di salutarci vorrei fare un piccolo appunto per quanto riguarda la veste grafica di questo drago. Mondadori ci propone un volume bello esteticamente, con molti elementi che non possono che saltare all’occhio. Ogni racconto ha un tema floreale abbinato alla storia che viene raccontata. Per Alice abbiamo le rose. In molti punti troviamo questa cornice floreale a delimitare il testo in modo elegante ma anche giocoso. Altro elemento grafico molto piacevole è dato dalle illustrazioni. Queste sicuramente aiutano a completare il racconto di Carroll, contestualizzando proprio quei personaggi e quelle situazioni che rimangono un po’ “oscure”.

Un classico che merita di essere letto almeno una volta nella vita per farsi una propria opinione. Il tutto accompagnato da una veste grafica degna di nota.

VOTO: 3,5/5

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L’evento continua sui blog dei miei colleghi! Come sempre vi lascio il calendario di questo evento dedicato ad Alice, Dorothy & Wendy!

Alice, Dorothy & Wendy - Calendario